Autore: Lee Child
Editore: TEA
Titolo originale: The Visitor
Traduzione di: A. Tissoni
Pagine: 458
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
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Trama del libro (quarta di copertina):
Si è stabilito a New York. È felicemente fidanzato con Jodie. Ma l'ex
maggiore della polizia militare Jack Reacher ha qualche difficoltà ad
abituarsi a una vita tranquilla. Del resto, sembra proprio che i guai
vengano a cercarlo.Questa volta è l'FBI a considerarlo il maggior
indiziato in una catena di delitti. Le vittime sono donne in congedo
dall'esercito, e il modus operandi dell'assassino è assai vicino al
delitto perfetto: nessun segno di effrazione,né di violenza. Solo un
cadavere, immerso in una vasca di vernice verde militare. Per Reacher c'è
un unico modo di scagionarsi: aiutare l'FBI a trovare il colpevole,
prima che la lista delle vittime si allunghi.
Commento personale e recensione:
Ora anche Lee Child sta abusando della mia simpatia per i personaggi ricorrenti. Simpatia nel senso che di solito mi attacco a saghe che vedono come soggetti principali sempre i soliti nomi. Qui siamo alla quarta avventura di un certo Jack Reacher , un bestione gigantesco e pesante che Hollywood ha deciso di mettere sul grande schermo grazie alla faccia di Tom Cruise... Vabbeh sono scelte e magari nei prossimi romanzi succede che Reacher ha un incidente e diventa moro, basso e leggero. Veniamo a noi però: va bene, come dicevo affezionarsi ad un dato personaggio, che magari cambia anche nel corso delle avventure, crescendo moralmente, diventando più perspicace e così via. Va bene lo stile leggero e semplice da leggere, l'emozione dell'avventura e del thriller, ma qui neanche a metà si capiva chi fosse il misterioso serial killer. Anche il traduttore ha fatto salti mortali e forzature per non usare il genere femminile (ops ho spoilerato, mannaggia).. La cosa buffa è che pur avendolo scoperto con estrema facilità, mano a mano che proseguivo nella lettura iniziavo a capire che se fosse stato veramente così il libro sarebbe stato ridicolo. E' davvero incredibile, quanto avessi avuto ragione. Ora ditemi se una trama così non è vergognosa: un'agente dell'FBI, espertissima nel creare profili, ma ancora di più nell'ipnosi, decide di uccidere la propria sorellastra in quanto il padre, molto ricco, sta per morire e lascerà tutto all'altra. Per ucciderla però trama qualcosa di sbalorditivo: fa fuori altre persone, apparentemente facenti parte della solita cerchia della sorellastra, inducendole a fare tutto ciò che lei vuole con l'ipnosi. Nel frattempo il profilo da lei disegnato per il presunto serial killer è guarda caso Reacher (però l'FBI tenendolo sotto controllo sa che non ha commesso il terzo omicidio). A questo punto è fondamentale che lui aiuti loro a scovare l'assassino, ma visto che non ne ha voglia, lo minacciano volendogli far fuori la fidanzata... Tutto estremamente credibile no? Ad ogni modo lui li aiuta e scopre che la killer è l'agente perchè ha delle valige poco costose (quindi secondo lui è povera) non avendo i soldi che invece dovrebbe avere avendo il patrigno ricco. Eh già, un'agente del suo livello guadagna sicuramente una miseria. Il resto è pura accademia.
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