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lunedì 4 marzo 2013
FreeNAS in una rete domestica condivisa
Con il recente arrivo di Nassettone (HP ProLiant Microserver) si sono aperti
nuovi scenari relativi alla mia rete domestica, che fino a pochi giorni
fa era quasi totalmente indirizzata verso il DLNA, per una maggiore (e
migliore) compatibilità con device differenti dal pc (sintoamplificatore Onkyo, TV LG, Mediaplayer 4Geek, Lettore Samsung). Con l'arrivo dell'
HTPC e l'uso sempre maggiore di XBMC, la necessità di utilizzare DLNA è
venuta meno aprendo la strada ad alcune alternative, del resto già apprezzate e messe in opera con Sinology USB Station. Ho così scelto
(dopo averlo provato su macchina virtuale nelle settimane passate) come
SO per il server qualcosa che si piegasse non solo alle mie esigenze, ma
che risultasse flessibile anche per un utilizzo futuro in continua
evoluzione. Grazie a FreeNAS, gestibile tramite interfaccia web e
raggiungibile sia dall'esterno che dall'interno della propria rete, è
possibile usifruire di numerosi protocolli di comunicazione (SSH, FTP,
CIFS/SMB ed anche UPnP/DLNA con l'ausilio di MiniDLNA). Il sistema che ho
scelto per condividere i dischi (con file system ZFS in un unico volume)
è il CIFS, avendo Seven su due pc ed XP sull'eeeBox che pilota eMule.
La comodità di CIFS/SMB è che anche Linux (ho montato Ubuntu sul
portatile) o Android o qualsiasi altro SO riesce a vedere ed utilizzare
le unità di archiviazione. Accedendo nella schermata Servizi --->
CIFS/SMB basterà abilitare il servizio ed impostarlo a seconda delle
proprie esigenze, indicando il nome, cosa condividere e cosa escludere, a
quali utenti permettere l'accesso ed a quali impedirlo. Insomma tutto
quello che volete impostare all'interno della vostra rete domestica. Se
per Windows XP o Seven ed Ubuntu la gestione è semplice ed immediata
attraverso Risorse di Rete ed Unità di Rete o Rete (dobbiamo avere un
samba client su Linux), se siamo utenti Android è necessario disporre di
un file manager: io (ma credo quasi tutti) uso ASTRO. Per accedere agli
archivi condivisi è necessario attivare il plugin SMB module. Le
operazione sono limitate però rispetto ad avere una connessione DLNA ad
esempio. Per questo, per chi non vuole rinunciare a niente consiglio
l'utilizzo di MiniDLNA, disponibile tra i servizi di FreeNAS. Oppure
potete anche includere i dischi condivisi in Serviio (installato su di
un'altra macchina) e quando esso gira, rende disponibili file e cartelle
del NAS.. In sostanza, con
FreeNAS avrete un sistema open che può garantirvi la soluzione ad ogni
esigenza abbiate con molta flessibilità.
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