Regia: Katsuhiro Ōtomo
Anno: 1988
Titolo originale: Akira (アキラ)
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
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Voto: 8/10
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Akira è un capolavoro di animazione assoluto. Ebbi modo di guardarlo al
liceo, quindi ero già grandicello, ma avevo un certo senso di disagio
dettato dalla chiarezza con cui venivano trattati molti temi a me sempre
stati cari. Il futuro quasi distopico, la devastazione apocalittica,
una fantascienza avventurosa che vede come protagonisti dei ragazzini.
Adesso la sensazione di disagio dovrebbe esserci in coloro che ancora
non lo hanno visto, perché rimettersi sul divano oltre quindici anni
dopo dalla mia prima visione, ha fatto sì che riuscissi ad apprezzarlo
ancora di più. E lo dice uno che non è affatto un fissato degli anime
giapponesi e che non ha neanche letto il manga da cui è tratto. Però,
l'aspetto ribelle che si respira fin da subito, gli scontri (non solo
fisici) tra esercito e manifestanti, i disagi che la classe politica fa
incombere sul popolo, sono solo alcuni elementi che ti tengono
incollato allo schermo e ti fanno subito capire quanto sia colossale
questa pellicola. Tutto il resto, riuscito o meno, piacevole o meno,
sono contesti e cornici di qualcosa che è già vincente. La guerriglia
urbana tra i dimostranti e le forze dell'ordine, è solo uno dei tanti
sfondi su cui si svolgono le vite di Kaneda e Tetsuo: delinquentelli
frutto di una società ormai fin troppo malata e disperata. In Akira si
va comunque oltre alla trama, sarebbe un peccato spoilerare troppo,
avendo un film d'animazione che potrebbe farci sbavare. Oggi siamo
abituati a tantissimo altro e tantissimo in più. Ma guardare oggi Akira
(tra l'altro dovrebbe uscire tra poco nei cinema per il suo
anniversario) ti permette di apprezzarlo allo stesso modo di venticinque
anni fa. La bellezza delle tavole grafiche, del loro utilizzo per
dipingere la storia, resta immutato nel tempo. Ogni sequenza risulta
esaltante e gli effetti grafici applicati ai disegni non invidiano
niente ad un lavoro più moderno. Anzi, neanche riuscirei ad immaginarmi
un Akira costruito in altro modo. Ed il punto di forza sta in questi due
elementi: i temi trattati, lasciati crescere da soli, e la struttura
tecnica con cui vengono presentati. La storia in sé è forse troppo
semplicistica e standard, ma si riesce a far leva su aspetti talmente
interessanti che possiamo chiudere un occhio una volta tanto. Se per
arrivare dal punto A al B impieghi troppo tempo, inciampando in un
numero imprecisato di deviazioni, qualcosa non va alla perfezione. Avrei
voluto e preferito maggiori focus sui personaggi secondari (?) o sullo
stesso Akira piuttosto che lunghe sequenze di esplosioni, combattimenti,
mutazioni. Quindi Akira fa scuola dal punto di vista tecnico (ma non
troppo da quello della trama), tracciando la strada per un'animazione
che nel 1988 necessitava di una svolta di questa portata con fotografie e
scene spettacolari. Violenza ed ambientazioni cupe (ma colorate dai
neon) fanno inoltre da trampolino di lancio per numerosi videogame che
prenderanno piede negli anni novanta. A mio modesto (e forse unico)
avviso ciò che è un po' più debole in tutto il contesto è la colonna
sonora, che non mi appaga pienamente, soprattutto nelle scene di maggior
rilievo. La considero quindi sottotono rispetto alla qualità video con
cui l'epico anime si presenta al mondo. Ma nel complesso resta davvero
un capolavoro d animazione, con alcuni distinguo per lo svolgersi della
trama. Otto su dieci non glielo toglie nessuno.
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