Regia: David Fincher
Anno: 2002
Titolo originale: Panic Room
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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David Fincher mi piace e si fa piacere: riesce a rendere coinvolgente ed interessante anche una trama non troppo elaborata e con una manciata di attori. I principali, Jodie Foster e Forest Whitaker non sono certo degli sprovveduti, e si inseriscono perfettamente nella parte loro assegnata, forse studiata appositamente per entrambi. Siamo a New York in una casa sproporzionatamente immensa per le due uniche nuove inquiline, madre e figlia. Tutta questa grandezza ha però poca importanza, nei confronti della panic room che racchiude al suo interno la chiave del successo della pellicola ed il fulcro della storia da raccontare. In un primo tempo è l'ancora di salvezza, una prigione di sicurezza espressione massima della paranoia del vecchio e ricco inquilino, successivamente il suo ruolo si inverte, quando rappresenta il forziere da dover essere aperto a tutti i costi. La tensione ed il mistero non riguardano la vuota ed astratta dimora, ma proprio quell'unica piccola ed inaccessibile stanza che poi dà il titolo alla pellicola. Violento a tratti, catalizza l'azione in una manciata di metri quadri in cui la sopravvivenza è l'unica cosa conta, disperata e da conquistare. Una dramma dalle tinte abbastanza forti che difficilmente cala, grazie anche ad alcune forzature, che però possiamo fingere di non notare. Si resta ad ogni modo rapiti e coinvolti, fin da principio, ancora prima dei protagonisti stessi che ignorano l'importanza della panic room. Stanza nella quale lo spettatore si rifugia ed osserva tutto d'un fiato il film di Fincher.
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