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Tornati a casa... Pizza |
E' giunta adesso al termine questa sei giorni Berlinese, che ci ha visto tornare con un bel carico di esperienza sulla vita della capitale tedesca. Seguendo un po' a grandi linee i più ed i meno della Moleskine di Bastianzino posso dire che ci sono alti e bassi di cui tener in considerazione. Se quindi state leggendo il blog e non siete mai stati a Berlino, usate sì la Lonely Planet ed altre guide tascabili, ma fatevi un'idea leggendo anche i miei pareri. Tra le cose che rifarei a piè pari c'è senza ombra di dubbio la visita al
museo ebraico e quella alla
Topografia del Terrore.Cercare poi di suddividere i giorni in aree tematiche, quando possibile, si è rivelata una mossa vincente. Purtroppo però gli altri musei (inoltre a pagamento) che ci interessavano riguardanti l'arte moderna e contemporanea si sono rivelati decisamente scialbi e poco completi. C' anche da dire che Berlino stessa però può essere considerata dal punto di vista architettonico un museo a cielo aperto, completamente ricostruita ed in piena evoluzione con zone come Potsdamer Platz che fino a ieri erano solo campi ed un muro in mezzo. L'altra faccia di questa medaglia è data dal fatto che l'evoluzione e la mutazione della città risulta troppo repentina ed accelerata. Sfido chiunque a scattare una foto ad un monumento senza avere la visuale disturbata da gru, transenne o impalcature. Abbiamo quindi una città molto ambigua con zone estremamente vive dal punto di vista edilizio vicono ad altre dove invece sono le persone ad essere il cuore pulsante della città: fiumi multietnici in cui è raro se non impossibile trovare il tipico personaggio ariano. Si mischiano quindi quartieri più alla moda e tranquilli a quelli strabordanti di birra e graffiti ed ancora a quelli con catene di negozi per lo shopping vicini ad altri in cui per strada è sempre festa. Un quartiere come un piccolo nucleo a se stante, unito agli altri da interminabili piste ciclabili (a mio modo di vedere selvagge e
no rules) o da una buona rete metropolitana. Questa non è all'altezza di quella di Londra, nè a livello di servizi (poche scale mobili, o ascensori) nè a livello di disponibilità dei mezzi (in certe tratte anche un treno ogni venti minuti), ma costa poco ed il week end è attiva per tutto il giorno. Abbiamo sempre fatto il biglietto, anche se un po' scocciati visto che è possibile entrare senza doverlo passare, i tornelli non esistono ed i controlli non sembrano così ferrei. Oggi, ultimo giorno abbiamo invece assistito a due multe in dirette. Visto che costa poco, è bene farlo sempre. Un'altra cosa che costa poco è la birra: ma anche qui attenzione. Da quartiere a quartiere tutto muta, persino i prezzi. E' possibile quindi pagarla 4,5 euro come 2... E c'entra poco o niente il discorso Est o Ovest... L'acqua è invece cara un po' ovunque, fino a raggiungere i tre euro per un bicchiere in zona Tiergarten (bello, grande e verde... Ma non tenuto perfettamente e solo con chioschetti spenna turisti ai lati). Conviene quindi passare da un supermercato e fare scorta, pagandola comunque di più che in Italia. Considerando che è una capitale il costo della vita non è più alto della media ed anche il turista può arrangiarsi alla grande, soprattutto per mangiare: colazione, pranzo e cena offrono di tutto e per tutte le tasche. I menù sempre in doppia lingua ed il personale conosce bene l'inglese. Insomma ad esclusione dei musei e di poche altre cose è una città che merita di essere vista e vissuta per almeno quattro o cinque giorni intensi.
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