Autore: Lee Child
Anno: 2003
Titolo originale: Persuader
Pagine: 455
Voto: 3/5
Pagina di Anobii
Trama del libro e quarta di copertina:
Xavier Francis Quinn: un nome rimasto nella memoria di Jack Reacher sin
dai tempi in cui era maggiore della Polizia militare. Un criminale, un
traditore del suo paese e, soprattutto, un sadico assassino che ha ucciso
barbaramente una collega di Jack che stava indagando su di lui ed era
vicina a incastrarlo.Sono trascorsi dieci anni e, dopo una sparatoria di
incredibile violenza, Reacher si trova, come sempre, nel posto sbagliato
al momento sbagliato. O forse no. Perché adesso Reacher è tornato a
lavorare con l'FBI, convinto da Susan Duffy, un'affascinante e coraggiosa
federale, a infiltrarsi in una banda di trafficanti. L'obiettivo è
cercare di salvare un'agente sotto copertura sparita da più di due
settimane. Ma Reacher sa per certo che dietro tutta l'organizzazione c'è
il suo nemico, Quinn, e vuole due cose sole: giustizia e vendetta. Per
ottenerle è disposto a giocare il tutto per tutto, anche la sua stessa
vita... Lee Child si conferma ancora una volta maestro del
thriller d'azione con un romanzo ad alto tasso di adrenalina e un eroe
credibile e realistico anche nelle azioni più spericolate.
Commento personale e recensione:
Non è poi un granchè, ma ti prende e ormai ti affezioni al personaggio di Reacher. Sebbene nei primi romanzi venga dipinto come un guerriero indistruttibile (ed in effetti lo è) suona un po' strano vederlo qui alle prese con un bestione ancora più forte lui, ma non di poco, proprio in una maniera incredibile. Peccato perchè il resto invece potrebbe sembrare quasi realistico e non troppo calcato. La storia, pur non brillando si fa seguire con attenzione. Avrei limitato troppa minuziosità sulle armi, ma d'altra parte è anche il tema che sviluppa a pretenderlo, quindi se per me alcuni punti possono essere un po' noiosi, si sposano bene con il resto del libro. Il suo punto debole sta nella parte centrale ed appunto nel rapporto tra Reacher è il picchiatore Paulie: avrei preferito da Child maggiore attenzione sulla figura di Quinn. Questa invece resta sempre nell'ombra, ad esclusione della breve parte finale e della storia raccontata attraverso i flashback. Nel complesso accettabile e godibile.
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