Alzarsi alle 5:30 del mattino e' faticoso e ti stordisce, ma se lo facciamo per andare a divertirci piuttosto che andare a lavoro, puo' essere meno traumatico. Il punto di ritrovo per partire in mongolfiera era a nord di Moab, e noi puntualmente siamo andati a sud dove nessuno ci attendeva. Allora a tutta birra per rimediare e salire sul cesto proprio con il sole nascente dal deserto che ci faceva da sinfonia visiva. Saliamo di quota e possiamo ammirare le meraviglie che ci circondano, e che rendono questo angolo di Utah davvero speciale: da una parte Arches, dall'altra Canyonlands. Poco dopo le otto siamo pronti all'atterraggio (con tanto di ribaltamento della mongolfiera: very funny ed un goccio di tensione) e gli americani hanno voglia di festeggiare con dello Champagne. Roba da alcolizzati a quell'ora, senza colazione sullo stomaco. Vito che e' presto ed abbiamo tutto il giorno davanti, non ci facciamo mancare nulla e corriamo a prenotare di nuovo i quad (qui ATV) per poter vivere appieno il Canyonlands National Park. Questi, a differenza di quelli usati a Grand Teton sono più' difficili da usare, a trazione posteriore ed a marce. Inizialmente abbiamo anche un po' di paura: se sbagli non picchi contro un albero, ma ti fai un bel salto lungo il dirupo e semplicemente muori, magari esplodendo. E' solo un gioco da ragazzi pero' prenderci la mano per andare su e giu' nei canyon e controllare tutto dall'alto dell' Hurrah Pick, che sovrasta tutto quanto. Il resto del pomeriggio lo passiamo sempre all'interno del Parco, facendo anche dei percorsi fuoripista non segnalati, per sostare proprio la' dove puoi vedere a centinaia di metri sotto di te. Spettacolo mozzafiato, cosi' come la mining roiad tutta sterrata con curve a gomito in discesa, senza alcuna protezione o guardrail di sorta. Se uno ama gli sport estremi o l'avventura, Moab fa ala caso suo, perché e' tutta dedicata a queste attrazioni. Ceniamo anche nel localissimo Frankie D's, un pub dove ceniamo sul bancone mentre i brutti ceffi del posto giocano a biliardo alle nostre spalle. Sembra il bar in cui Schwarzenegger prende i vestiti ai motociclisti. Giornata molto intensa, alcune note a pie' di pagina:
- Mel si fa salutare pugno contro pugno. Un vero ragazzaccio.
- La mia carta d'identita' non e' francese, c' anche scritto
- Tutte le Jessica sono fiche
Nessun commento:
Posta un commento