Regia: Steven Spielberg
Anno: 2008
Titolo originale: Indiana Jones And The Kingdom Of The Crystal Skull
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies
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Non tutti i grandi ritorni escono col buco: se le avventure di Indiana Jones potevano intendersi concluse con i film degli anni ottanta era una cosa logica e normale. Però il botteghino ovviamente vuole la sua parte ed ecco così a distanza di venti anni l'idea di un nuovo capitolo ancora più sensazionale e rocambolesco. Nonostante tutto (tutto che?) Spielberg, Ford, Lucas e soci tirano fuori dal cilindro un qualcosa di più che guardabile, anzi di piacevole. Se i richiami, quasi feticisti ed idolatrati, alle vecchie situazioni sono all'ordine del minuto non è poi un male, anche se perde un po' di originalità e deve ovviare con una trama molto fantasiosa e fantastica. Più del solito, scomodando addirittura gli extraterrestri tanto cari al regista ed al produttore. Il tono avventuriero però non cambia in senso negativo: abbiamo una storia dove gli attimi di pausa sono ridotti al minimo e si passa da sequenza all'altra in cui l'azione è la regina indiscussa. Paragonato agli altri è il più fievole, ma non di molto se consideriamo l'arco di tempo passato senza che avessimo un Indiana Jones ad ispirarci. E' un personaggio che si segue bene anche nell'era dell'informatica e dei computer, ed infatti la trovata aliena strizza un po' l'occhio ai tempi moderni. Per chi ci è cresciuto e per chi è divenuto un idolo, guardarlo è un atto soprattutto di rispetto. Rispetto contraccambiato perchè le vicende non sono state stravolte o modificate ai soli fini commerciali. Insomma Indiana Jones, anche da vecchietto usa la frusta e fa il piacione, con tutti i limiti del caso. Ma gli anni passano per tutti. Peccato che suo figlio sia coso, come si chiama? Shia LeBeouf... Che fa un po' imbarazzare la famiglia se consideriamo che il nonno era un certo Sean Connery.Stilisticamente abbiamo ancora effetti speciali da applausi come la scena finale dell'esplosione della valle. Alcuni ambienti risultano troppo artificiali per colpa di una fotografia molto satura di informazioni ed una luce che ricorda troppo un set. La definizione è altissima e le ricostruzioni computerizzate alle volte ti ricordano più un videogame che un film ambientato alla fine degli anni cinquanta. Il bluray facente parte del solito cofanetto ha solo i trailer tra i contenuti extra ma un ottimo comparto audio video.
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