Regia: Sam Raimi
Anno: 2013
Titolo originale: Oz The Great And Powerful
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
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Se avete letto la mia recensione sul Mago Di Oz girato da Victor Fleming nel 1939 saprete già che sono un appassionato di questa storia. Ho così guardato con un po’ di titubanza la trasposizione della Disney, scoprendo però piano piano che non si trattava di un remake, come avevo creduto, o di in sequel, bensì di un prequel. Quindi facciamo un piccolo passo indietro, mettendo a nudo il personaggio più misterioso (e carismatico) della fiaba, ovvero Oscar (il nome di mio figlio) un mago da fiera che si ritrova catapultato in un mondo fantastico e suo malgrado inserito all’interno di una leggenda. Raimi, fa un lavoro superlativo integrando la storia con quella vecchia ed inserendo prepotentemente, ma con maestria, un lavoro del 2013 in modo che risulti antecedente all’altra. Inizia in 4:3 tutto in bianco e nero, proprio mentre ci introduce il prestidigitatore nel mondo reale. E lo fa similmente a Fleming quando ci presentò Dorothy. Una volta giunti ad Oz ecco invece il magico mondo degli effetti speciali con una tecnica mista che vede una netta contrapposizione tra gli sfondi disegnati con colori accesi ed i personaggi reali che interagiscono. Il contrasto è veramente forte, tanto da chiedersi se si tratta di un errore. Già perché tale magnificenza tecnologica potrebbe risultare esagerata nel contesto che tutto sembra fuorché realistico. Successivamente si aggiungono altri elementi di computer grafica che creano ancora più un mix avvolgente ed esaltante. Ma è in questo che sta la grandezza del film: Raimi non si discosta dall’originale, ma ci fa capire che si tratta di un sistema per far sentire noi fans a proprio agio. Un omaggio totale all’opera del 39, tanto più che prova garbatamente ad inserirci pure una parte cantata e ballata in stile musical. Sa di non poterselo permettere e si prende poco sul serio, ma senza esagerare. Se Raimi e la Disney avessero voluto bombardarci solo ed esclusivamente con effetti speciali, oggi avrebbero trovato campo fertile, ma di sicuro avrebbero peccato di orgoglio creando solo un tentativo di riproporci una storia già amata in passato. E magari chi non ha visto l’originale neanche riesce a capire quanto è stato fatto oggi. Il cast inoltre usa James Franco (non perfetto nella parte per la sua faccia pulita, ma abbondantemente da voto alto) nel ruolo di protagonista, ma anche Mila Kunis, Racherl Weisz e Michelle Williams come streghe. Ed è con tutte e tre che il nostro illusionista utilizza il proprio fascino e la propria arta, dapprima in modo titubante sapendo di essere un impostore, e dopo esaltandosi con gli ultimi ritrovati dell’epoca per quanto riguarda le meraviglie del cinema. Meraviglie che guarda caso, sono state riprodotte all’interno del film celebrando questo appunto come settima arte: basti pensare al bacio finale in cui vediamo le ombre o gli sfondi dei paesaggi che ricordano quelli costruiti nei teatri. Oltre a questo abbiamo una storia semplice e lineare che può piacere a tutti, grandi e piccoli pur senza esaltare niente in particolare. E’ invece il resto, e non è poco, ad avere un’eleganza sublime ed articolata. Consigliato quindi ad un pubblico vasto.
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