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giovedì 9 gennaio 2014

L'Uomo Con I Pugni Di Ferro (2012)


Regia: RZA
Anno: 2012
Titolo originale: The Man With The Iron Fists
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.4)
Pagina di I Check Movies
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Davvero pregevole per poter anche essere un esagerato mix di arti marziali, azione e fantastico. RZA alla regia è una novità, ma la sceneggiatura scritta a quattro mani con Eli Roth risulta avvincente nonostante sappia di compitino copiato. Tarantino è dietro l’angolo che li osserva, ed il prodotto finale risulta anche più piacevole di ciò per cui potrebbe lottare. D’altro canto abbiamo un cast che non è tirato ai minimi termini visto che annovera tra i presenti nomi come Russel Crowe, Lucy Liu e lo stesso RZA (che sarebbe un rapper, di sicuro lo avete già visto anche se non seguite il genere). La trama se vogliamo è anche troppo elaborata e spezzettata, ci si mette un po’ ad arrivare a questo uomo con i pugni di ferro. In neanche novanta minuti succedono molte cose e pare di essere sul set di un video gioco o di Ken il Guerriero piuttosto che in un film. Le scene finali, con molto sangue che schizza qua e là e una serie quasi infinita di mosse e combattimenti è impreziosita una fotografia ed un montaggio stilosi, in più riquadri e con l’ausilio della slow motion e di effetti speciali creati al computer. Non c’è niente che stona nella Cina di oltre un secolo fa, neanche quando il corpo Batista (noto, gigantesco e bestialotto wrestler) diviene magicamente di metallo. Anche la colonna sonora veste elegantemente la pellicola fondendo suoni e generi molto lontani con la possibile storia narrata. Insomma, simpatico sicuramente, va preso per ciò che è: il primo lavoro di un regista che finora era musicista, molto sponsorizzato da amicizie altolocate (Tarantino e Roth), ma che non mi pare voglia strafare. Un omaggio piuttosto ad un certo tipo di cinema e ad un genere che resterà prerogativa di pochi. A copiare, anche con il permesso, non sempre si riesce ad ottenere i migliori risultati. Secondo me a RZA bastava il cinque e lo ha ampiamente conquistato. Per forza, la mancanza dei dialoghi di un certo spessore si sente. Insomma se un fan di Tarantino si dà al cinema, non crea per forza una boiata.

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