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venerdì 28 febbraio 2014

Lady In The Water (2006)


Regia: M. Night Shyamalan
Anno: 2006
Titolo originale: Lady In The Water
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.7)
Pagina di I Check movies
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Non me ne vogliano i lettori di VER, ma questa più che una recensione sarà una lettera aperta a Funflus, il quale ha la colpa di avermi fortemente consigliato questo film. E' stato un patimento, fin da principio. Genere fantastico, tipo fiabesco, e già qui si parte male. Siamo ai limiti del fantasy inserito in chiave moderna. Quindi si continua male. Siamo anche nel territorio della favola pseudo orientale trasposta in maniera occidentale. A questo punto tutto è male. Non nascondo di averlo già infamato prima via sms ogni volta che interrompevo lo strazio, sia via telefono per farmi spiegare cosa è che avrebbe dovuto piacermi. Secondo lui è addirittura un quasi giallo in cui il bello scoprire il ruolo dei personaggi. Potrebbe anche essere se la trama avesse un senso e desse un ruolo importante a questi. Ma si parla di di difensore, guaritore, sodalizio, indovino... Roba così. Un po' tirati via e sapere chi è l'uno invece che l'altro ha importanza solo per un sterile Paul Giamatti che è il custode di un residence in stile Melrose Place. Abitato da personaggi strani e senza spessore. Un idiota, che poi sarà la chiave di volta della pellicola, si allena una parte sola del corpo e quindi ha un braccio muscoloso e l'altro da checca.  Un po' come la mia idea di farmi allungare la barba a dismisura e poi tagliarla solo da una parte. Una scemenza quindi. Il resto sono personaggi che hanno più il sapore di comparse che di soggetti effettivi. C'è il mostro che è un cane verde, e la nerf (non milf o nerd, ma proprio nerf) che sarebbe una ninfa il cui compito è allineare il mondo sulla giusta via. Ha lo sguardo ebete, e non si vede mai nuda. Annuncia ad uno scrittore, sfortunato di origini indiane (che è interpretato proprio dal regista), che il suo libro sarà di ispirazione ad un grandissimo leader. E gli dice pure che muore. Un po' come muore il cinema se si considera bella sta favoletta acerba.

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