Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2013
Titolo originale: Only God Forgives
Voto: 3/10
Pagina di IMDB (5.8)
Pagina di I Check Movies
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L'ego di alcuni registi è talmente smisurato che sono convinti di partorire un capolavoro semplicemente facendosi una sega. E Refn si adopera in un puro esercizio stilistico talmente noioso che nonostante la durata simile ad un cortometraggio riesce a farci pregare affinchè la fine giunga veloce ed indolore. Non abbiate paura di dire che anche a voi non è piaciuto. Alcuni telespettatore snob cercheranno di inventarsi una qualche lettura ermetica da scovare chissà dove e chissà quando. Dove risiederebbe la magia della pellicola? Nei filtri verdi rossi ed azzurri? Nei lunghi silenzi e nei dialoghi ridotti all'osso? Nelle lunghe inquadrature sui muti sguardi forzati dei protagonisti o sull'indugiare nel mostrarci le mani? Bah, tutta roba già vista altrove e che non necessita di essere ripetuta per narrare una trama priva di pathos, in cui la morale va cercata con un lumicino da notte. Violenza priva di senso che vede un poliziotto tailandese fai da te, giustiziere dell'ultim'ora impegnato in una faida da due soldi con un idiota americano che fa lo spacciatore. Potete sprecare fiumi di parole per inseguire un tecnicismo fine a se stesso e compiacervi di quanto sia particolare e sui generis, ma il succo di fondo è che il film fa schifo. Lasciate da parte i percorsi spirituali e la metafisica quindi, bollatelo per ciò che vi resta finiti i novanta minuti senza recupero: un sonnifero illegale.
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