Regia: Sean S. Cunningham
Anno: 1980
Titolo originale: Friday The 13th
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
1980, l'anno ideale per questo genere di horror un po' slasher con la solita eroina (Halloween o Nightmare) che diviene protagonista e superstite (Adrienne King). Lo stile è il solito già visto e reso famoso da altri come Carpenter o Craven con ambientazioni perlopiù scure, una storia lineare, ragazzi che cadono uno dopo l'altro come mosche vittime del loro carnefice. Soprattutto però c'è quel senso di pellicola minore, da serie B, che invece si innalza a divenire un must ed il primo episodio di un lungo e fortunato franchise. Non abbiamo molti elementi nuovi, ma qui il romanzato si mischia al reale, poichè la base della trama si ispira a fatti realmente accaduti. Se pensiamo a ciò che Jason è diventato oggi, possiamo solo metterci le mani nei capelli. Però è nato invece in un certo modo, creato in un finale ad effetto che poteva essere semplicemente onirico, un qualcosa per darti quel senso di malessere. Ma la storia, era conclusa o poteva sembrare così. I seguiti sono forse più famosi e più visti, più cruenti, ma sicuramente meno realistici di questo. Un gruppo di ragazzi in un tranquillo campeggio ed il male che li bracca e li uccide. Le riprese sono spesso in prima persona facendoci seguire lo sguardo dell'assassino ed il suo punto di vista. Le musiche si accendono e pompano solo quando questo è presente, per farci accelerare il battito. Curioso il fatto che nessuna vittima vede morire (o il corpo esanime) quelle precedenti: in questo modo non sanno cosa li aspetta fino a che non si trovano faccia a faccia con la morte. L'unica che ha questo onore è la protagonista Alice che smaschera anche il carnefice (Betsy Palmer) e inizierà la sua lotta per la sopravvivenza. La tensione quindi è dalla parte di chi guarda la tv, che sa cosa succederà, ma non può avvisare il malcapitato di turno, ignaro del pericolo in quasi ogni occasione. Spaventato sì, ma ovviamente non terrorizzato. Un po' ci speri che vengano uccisi, tanto sono stupidi e privi di personalità. Delle marionette messe lì solo per morire e recitare qualche insulso dialogo. Kevin Bacon compreso, in una delle sue prime apparizioni cinematografiche. Quindi tutto preconfezionato per una trama semplice e lineare che nonostante tutto risulta piacevole ed essenzialmente da guardare.
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