Regia: John Carpenter
Ann: 1974
Titolo originale: Dark Star
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
Pagina di I Check Movies
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Alcuni film possono non piacere, altri devono invece piacere in seguito ad alcune considerazioni personali e soggettive. Ed è il caso del primo lungometraggio diretto da John Carpenter che pur non essendo una vera e propria parodia di 2001: Odissea Nello Spazio ne prende ampiamente spunto suggerendo una visione molto più ironica e meno seria riguardo ai viaggi spaziali, le intelligenze artificiali e l'atteggiamento umano. Dark Star è un B movie cresciuto ed apprezzato nel tempo. A parte il parallelismo sottile con Kubrick ci sono anche un paio di piccolezze che riesco ad apprezzare maggiormente come il gioco del coltello per ammazzare il tempo e rivisto anche in Aliens dodici anni dopo, ed il cercare di mettere in scacco un computer come dopo nove anni faranno in War Games . Tra l'altro la mitica bomba numero 20 citerà anche Cartesio, che sta alla base di Vomito Ergo Rum . Così con effetti speciali che paiono rubati dalla grafica di un gioco per Commodore (e già poteva essere avanti), dialoghi di poco conto se non quelli esistenzialisti con la bomba, una trama risibile ed un pugno di attori, ecco qui il primo successo di quello che diverrà poi un grande regista, senza dimenticarci di Dan O'Bannon, sceneggiatore del primo Alien e di Atto di Forza, quello vero. Senza paura quindi possiamo apprezzare Dark Star per il suo formidabile valore storico. Qui, quei due, lavorano insieme per coltivare i rispetti interessi futuri, che poi ci delizieranno enormemente. Per fare prima, e siccome non sono un recensore esperto, mi limito quasi sempre a parlare di un film sono in funzione del regista. Vabbeh, è un limite e capisco che è come parlare di una squadra di calcio citando solo l'allenatore ed alcune volte chi segna la rete. Anche tutti gli altri meriterebbero l'attenzione di VER, ma appunto per fare prima, guardatevi i link di IMDB che non inserisco a caso. Tornando al film, è un'irriverente avventura ai limiti del comico, che sottolinea on pochi temi tanto cari alla fantascienza di allora come di oggi. Quindi tra diari di bordo, morti non morti, computer che comunicano tra loro usando la parola, alieni a forma di palloni, astronauti sessantottini, possiamo sederci comodi e guardare.
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