Regia: Christian Alvart
Anno:2009
Titolo originale: Case 39
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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Quando iniziamo a guardare questo caso numero 39 pensiamo subito ad una storia forte, di quelle drammatiche e parzialmente strappalacrime in cui i minori sono le vittime designate di maltrattamenti senza senso. Tutto l'ambiente ricreato è in linea proprio con queste tristi vicende ed anche Renée Zellweger si presta alla perfezione per la parte dell'assistente sociale che lotta per migliorare il mondo. Il suo volto è quello giusto, il più adatto. Abbiamo poi anche Bradley Cooper a riempire il cast. Dopo almeno una buona mezzora scorpriremo (io non lo sapevo, ho scelto il film a caso) che si tratta di un horror presentato da un punto di vista inusuale e quindi abbastanza originale. Il suo punto di forza sta nel mostrarti l'inizio di ciò che potrebbe essre una macabra storia di maltrattamenti, quando invece il male risiede proprio nella bambina (Jodelle Ferland evidentemente a sua agio nella parte). Di solito nei film tutti i personaggi capiscono al volo il pericolo, il posseduto, il male, il diavolo ... E lo combattono senza remore. Qui finalmente è un po' più complicato. La tensione ed il disagio sono elementi tangibili proprio mentre scopriamo cosa sta succedendo ed anche se l'evolversi delle situazioni è un po' sopra le righe in alcuni momenti, tutto prosegue nel migliore dei modi. Non abbiamo un finale aperto, ma è stato scelto quello lieto. Lo preferisco visto che lasciare qualcosa di intentato sarebbe servito solo per un eventuale sequel. Un'altra cosa che avrei preferito sta nel lasciare a casa il paranormale, ma capisco magari il limite dettato dal fantastico. Se la baby killer avesse agito in modo realistico e reale sarebbe stata ancora più inquietante, invece a tratti abbiamo cose già viste e riprese altrove. Visto il monnezzaio che c'è in giro ne suggerisco la visione anche se ho ampliamente spoilerato.
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