Autore: Harry Harrison
Anno: 2005
Titolo originale: Robot
Pagine: 160
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Quando sentiamo pronunciare la parola robot pensiamo immediatamente a un
uomo meccanico. Questo non è quello che Karel Capek aveva in mente
quando coniò perla prima volta il termine robot nel suo dramma R.U.R.,
nel 1923. I suoi robot erano fatti dì carne e sangue e identici alle
persone normali, a parte la mancanza assoluta di emozioni. Oggi le cose
sono cambiate. I robot sono qui,in mezzo a noi, ma quale impatto stanno
avendo sulla società umana? Saranno umili servi della gleba o padroni di
metallo? Tutto è possibile, naturalmente;e nelle storie di questo libro
ho provato a esplorare alcune di queste possibilità.
Commento personale e recensione:
Si tratta di quattro racconti presumibilmente scritti almeno nel millennio scorso che trattano appunto di robot. Il primo è il più corposo e quello che maggiormente si discosta da una linea comune che fa fronte ai sentimenti delle macchine. Gli altri non possono garantire il confronto iniziato con il secondo racconto, in quanto apocrifo sulle leggi della robotica create da Asimov. E' difficile che ti prendano più del dovuto e risultano piatti per colpa di finali secchi ed acerbi. Tuttavia, essendo molto brevi, si leggono con facilità. L'originalità manca in quanto sembra di avere qua e là delle situazioni già viste, oltre che con Asimov, con il ciclo della cultura o anche con un po' di ironia di Douglas Adams. I racconti presenti sono:
- L'Uomo Del R.O.B.O.T. (The Man From R.O.B.O.T.)
- La Quarta Legge Della Robotica (The Fourth Law Of Robotics)
- Lo Sciopero Dei Robot (The Robots Strike)
- La Guerra Dei Robot (The War With The Robots)
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