Regia: Stephen Hopkins
Anno: 1990
Titolo originale: Predator 2
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.2)
Pagina di I Check Movies
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Film di mezzo tra i già recensiti Predator e Predators, anche se come
importanza ed emozioni è molto più vicino a quest’ultimo rispetto che a
quello originale di tre anni prima. Con in più qualcosa relativamente
alla trama e con in meno
gli effetti visivi che qui restano penosi, ma in linea con un budget
che spero sia stato molto limitato. Inspiegabilmente siamo nel 1997,
ovvero sette anni nel futuro rispetto al girato: questa dovrebbe servire
sia per garantire una Los Angeles piegata dai
trafficanti (mbè?) sia per mostrare le avveniristiche pistole con canna
futuristica che sembrano giocattoli pesanti ed inutili. Comunque la
location non è più la giungla centroamericana, ma una megalopoli in cui
il nostro Predator va a caccia di trofei. E
guarda caso, nonostante i milioni di abitanti che una città del genere
dovrebbe avere (anche nel lontano 1997), riesce sempre a beccare i
cattivelli di turno. Che siano narcotrafficanti colombiani, adepti di
sette voodoo o semplici teppisti in una metro, basta
che siano armati e che nei dintorni ci siano i poliziotti che fanno
parte del cast. Il leader di questi e personaggio principale è lo pseudo
noir tenente Mike Harrigan (Danny Glover) che può vantarsi di aver
vinto un Oscar per i peggiori vestiti di sempre.
Abbiamo poi anche un Gary Busey inconsistente ed un altro paio di
macchiette utili solo per dare corposità a pessimi dialoghi da quattro
soldi. L’unica cosa interessante di tutta la pellicola sta nella
collezione di teschi, in cui possiamo ammirare pure quello
di Alien.
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