domenica 15 giugno 2014
Brasile 2014: Inghilterra 1 - Italia 2
Finalmente è iniziato il Mondiale anche per noi, per tutti. Per i sessanta milioni (più Diego) di allenatori, per quelli che avrebbero voluto Rossi convocato, per quelli che avrebbero preferito un modulo più offensivo, o meno offensivo, o semplicemente diverso, per quelli che non tifano la Nazionale perchè sono contro il sistema [sic.], per quelli che sentono il bisogno di dire su Facebook che non la guardano e per quelli che credono che il calcio sia solo un oppio per i più ignoranti. Insomma è iniziato per tutti quanti, con la bandiere messe fuori, con le tv accese ore prima per godersi il (o la?) Costa Rica che strapazza l'Uruguay. E' iniziato anche per VER che si limita a gioire per la bella prestazione e per l'ottimo risultato favorevole al cento per cento. Grandiosa la nostra impostazione di gioco con un centrocampo stratosferico: De Rossi, Pirlo e Verratti insieme, con Candreva e Marchisio, alla faccia della tradizione di catenacciari. Balotelli in cima a creare disagi, Sirigu in porta che non fa rimpiangere l'infortunato Buffon, sulla fascia destra uno strepitoso Darmian, ed a chiudere la difesa un sempreverde Barzagli. Uniche note dolenti l'imbarazzante Paletta e lo spaesato Chiellini. Ma alla fine conta il bel gioco, soprattutto quello del primo tempo ed il risultato. I primi pericoli arrivano da parte degli inglesi, ma sono tutti addomesticabili. Ci pensa il principino Marchisio a passare in vantaggio, ma l'esultanza dura quanto un gatto sull'Aurelia e subito ci pareggiano. Chiudiamo in attacco con salvataggio sulla linea (tiro di Balotelli) e con un palo. Ci riprendiamo il vantaggio con super Mario e questa volta è per sempre. C'è spazio anche per una traversa su punizione del mago Pirlo, e poi è festa. Italia a tre punti, in attesa del Costa Rica prima e dell'Uruguay poi. Bene così, nonostante il temporale abbattutosi su Piombino che oscura il segnale di Sky per almeno 20 minuti. Tra fulmini e tuoni come fossero rena il rumble in the jungle si fa sentire ed iniziano i primi festeggiamenti. E' presto per esultare alla grande, ma è bello vincere ed è bello vivere il Mondiale, che è etichettato "dei mondiali", ma ancora ne devo capire il motivo.
Pubblicato da
Jack O. Lyroid
alle
02:21
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