Regia: Sam Raimi
Anno: 1987
Titolo originale: Evil Dead II: Dead By Dawn
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
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Stima eterna e doppio pugno sul petto per Sam Raimi che non si appiattisce nonostante il successo de La Casa e crea qualcosa di nuovo, modella e sperimenta agganciandosi ad una pellicola da lui stesso girata. La prima trovata geniale è quella di non costruire un vero e proprio sequel, ma di partire con un remake, o forse un reboot in questo caso. Già perchè non si riesce neanche a definire cosa possa essere La Casa 2 rispetto al primo capitolo. Abbiamo la parte iniziale totalmente girata come nuova, ma che riutilizza Ash (Campbell) e la fidanzata Linda che vanno allo chalet. Sparito il gruppo di amici, ed apportate alcune modifiche che risultano essere un sunto prepotente, la storia riparte con Ash posseduto dal demone, ovvero la parte finale de La Casa. Altra trovata sta nel fatto di diversificare totalmente il genere: se prima avevamo un horror splatter, adesso pur restando invariato il contenuto sanguinario, possiamo definire la pellicola una sorta di commedia grottesca ai limiti del comico. Insomma Sam Raimi riesce a parodiare se stesso ed un genere molto popolare a distanza di soli sei anni, portando sul grande schermo qualcosa si veramente nuovo e frizzante. Riesce a farlo preservando l'atmosfera da B-movie con tanto di attori paradossalmente ridicoli e adatti alla parte al tempo stesso. Campbell infatti porta con sè numerosi limiti recitativi, che se potevano dare fastidio nel film del 1981, in questo risultano essere essenziali. L'eroe è tragicomico ed inizia quasi immediatamente una forsennata carrellata di effetti speciali e tecniche cinematografiche che evidenziano quanto Raimi abbia voluto sperimentare, provare e divertirsi. Tra le varie scene che si susseguono alcune sono indimenticabili come la fuga all'interno della casa, stanza per stanza, con la telecamera che insegue velocemente Campbell, il ballo macabro di Linda ormai morta stecchita, la testa di lei attaccata in una morsa (un morso a dire il vero) alla mano di lui, il sangue schizzato sulla lampadina accesa, che permette un cambio cromatico della scena, la motosega che colpisce il corpo mostruoso visibile con l'utilizzo delle ombre, Ash che si specchia ed il suo riflesso lo attacca, la lunga lotta con la propria mano ormai infetta e demoniaca che lo maltratta e sembra quasi di vedere un film di Bud Spencer e Terence Hill, Gli spruzzi esagerati di sangue che colpiscono i personaggi a fiotti da inondazione, gli oggetti dello chalet che si animano e ridono sguaiatamente, l'occhio che esce via dall'orbita e carambola nella bocca di una protagonista... Insomma di materiale ce ne è davvero tanto e tutto studiato per farti divertire ed apprezzare il lavoro che c'è dietro. La componente trash è altissima con la presenza di mostri palesemente finti e situazioni paradossali e per niente realistiche. Segna quindi una svolta ed un cambio di rotta non indifferenti. VERamente da non perdere.
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