Regia: George Miller
Anno: 1979
Titolo originale: Mad Max
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.0)
Pagina di I Check Movies
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In principio fu Mad Max... Fece da apripista ad un genere cinematografico (ma non solo)che è stato per lungo tempo tra i miei preferiti. Grazie ad esso abbiamo avuto varie pellicole che raccontano di un futuro apocalittico come 1997: Fuga da New York o Waterwolrd, o persino Ken il Guerriero e L'Implacabile. Anche i primi libri game che ho letto erano i Guerrieri della Strada... Insomma, l'idea di un futuro in preda ai barbari, magari motorizzati, ed un azzeramento delle leggi e della civiltà, con i buoni pronti a viaggiare in desolati deserti radioattivi mi ha sempre affascinato. Eppure Mad Max, o Interceptor per noi italiani, non ha molto di tutto di questo a cominciare dalla fantascienza, i cui elementi sono soltanto accennati, ed in maniera decisamente blanda e tiepida, dalla mitica V8 e da un paio di cartelli stradali che stanno lì più per figura che per altro. Il resto è dato alla nostra immaginazione. Per l'epoca il film era abbastanza violento e pesante, anche nei dialoghi rialleggeriti poi nella nostra versione italiana che peraltro ruba il titolo della pellicola all'auto guidata dall'eroe Max (un giovane Mel Gibson che viene lanciato grazie a questo film) il quale diventerà "mad" soltanto nella parte finale e nei successivi capitoli della saga. Il lavoro di Miller fu vietato ai minori in vari Stati a causa di alcune scene cruente come le violenze (anche se ad oggi sono praticamente solo accennate) su innocenti comparsi, un poliziotto bruciato vivo e l'investimento della moglie e del figlio di Max da parte di un centauro. Come già anticipato in questo Interceptor si intuisce che possa essere ambientato in un qualche futuro non troppo distante, ma con qualcosa che cambiato almeno in parte l'ordine sociale rendendo i personaggi molto più selvaggi. Sembra esserci una sorta di anarchia indotta, in cui le bande di teppisti, possono essere fermate solo grazie all'utilizzo della forza dalle pattuglie stradali di uomini in divisa. Questi non ha poi molto del poliziotto, sono dipinti più come vigilantes o mercenari con il distintivo. Il tutto con l'uso di molti condizionali, perchè Mad Max, pur avendo avuto un'influenza stratosferica ed essendo divenuto un film cult, sotto alcuni resta un B movie, girato con quattro spiccioli. Non che questo sia un male, ma probabilmente senza i successivi capitoli, molti aspetti di questo primo, non sarebbero stati così tanto sviscerati da critici di ogni dove e di ogni quando, me compreso. Però la sua stessa essenza è data da particolari non secondari come l'inseguimento iniziale ed il vestimento - preparazione di Max che viene introdotto fin da subito come un oggetto misterioso, schivo, solitario, anarchico al punto giusto. E' in prima battuta un film d'azione, o almeno questa è la sua cornice, salvo poi sollevare sentimenti come la vendetta o l'egoismo. Visto che il prossimo anno dovrebbe uscire il quarto capitolo (non ho capito però se è un sequel vero e proprio o una sorta di remake - reboot) ho voluto rinfrescarmi la memoria, sebbene sappia già, salvo delusioni dell'ultimo momento, che Mad Max 2 è il mio preferito. Spero nel corso del 2014 di mettermi in pari velocemente.
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