Regia: Michael Bay
Anno: 2013
Titolo originale: Pain & Gain
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
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Ero abituato a sorseggiarmi Michael Bay tra un’esplosione catastrofica ed
un effetto speciale da urlo. Del resto è sempre stato un regista da milioni e milioni (ed ancora milioni) di budget. Adesso ci propone un thriller caotico a
tratti comico o demenziale, eppure basato su avvenimenti accaduti
realmente. Mi riesce difficile
concepire che la storia vera e propria sia andata esattamente in questo
modo (vengo fuori tra l’altro da Dallas Buyers Club che è fortemente
romanzato) quindi ho seri dubbi su quanto descritto qui. La trama forse
non era esageratamente bella ed hanno cercato di renderla
più appetibile. Già dalla presenza di The Rock in campo che affianca un
comunque buon Mark Wahlberg, alcuni dubbi iniziali avevano cominciato a
formarsi. Il problema non è però il cast, che per quel che gli viene
chiesto si comporta anche in maniera energica
e simpatica, ma proprio la presentazione dei fatti. Poi oh, se invece
di rimaneggiato c’è poco ed è tutta realtà trasposta
cinematograficamente tanto di cappello a chi ha messo su questa sagra
del pivello. Cioè il vero Daniel Lugo, a cui è andata di lusso
per troppo tempo ed alla fine si è dimostrato un vero incompetente. Non
credo poi alla morale di fondo che attacca velatamente o critica il
sogno americano, non può essere questo lo scopo con qualcosa di così
leggero. Si salva comunque l’ambientazione ed uno
stile che ricorda l’ormai lontano Bad Boys. Il punto di vista dei
protagonisti è abbastanza misero e terra terra, non rappresentativo di
alcunché. Tanto più che finiscono tutti male, nonostante la vena ironica
che dovrebbe essere all’interno della pellicola.
Bay mi piace di più quando pompa a dismisura i suoi film non i
pettorali dei suoi soggetti. Ciofeca dal costo contenuto.
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