Regia: James Wan
Anno: 2013
Titolo originale: The Conjuring
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.5)
Pagina di I Check Movies
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Non basta un film tecnicamente fatto bene per avere un buon horror. Di James Wan ho visto quasi tutto e lo considero un regista capace, sebbene lo trovi ripetitivo ed il più delle volte gli manca quella vena di originalità e freschezza che lo ha reso famoso con Saw dieci anni fa. The Conjuring si posiziona tra i suoi migliori lavori, eppure manca qualcosa: o meglio, al suo interno di cose ce ne sono anche fin troppe. I clichè presenti in molte produzioni horror sono qui stipati e si presentano piano piano: l'esorcismo, la possessione dell'anima, gli specchi, la paura del buio, il mostro sotto al letto, la casa infestata. Insomma tutte cose già viste e che soprattutto hanno già intimorito e creato terrore. A mio avviso stenta a decollare, troppo lento nella fase iniziale, troppo poco traumatico in quella finale. Questa volta però il compito è più arduo per Wan, in quanto non si limita a narrare vicende che si basano su fatti reali (Ed e Lorraine Warren sono esistiti veramente e già altre produzioni si sono ispirate a loro), ma riprende temi che lui stesso ha già portato sul grande schermo con Dead Silence e Insidous. Ok gli piace il genere, e piace anche al pubblico (è al 282° nella classifica dei box office) però alla lunga stanca. Specie per chi vede con una certa diffidenza gli esorcismi. Preferisco di gran lunga gli assassini in carne ed ossa o qualcosa di profondamente più pesante come Martyrs. Non che il paranormale in genere non metta a disagio, ma se riuscivo a mandare messaggi su Whatsapp senza mettere in pausa ci sarà pur stato un perchè. Nulla da dire per quanto riguarda la tecnica, le musiche e le scene che dovrebbero colpire i nostri sensi legati alla paura, ma mi ero tenuto questo film per ultimo con aspettative maggiori. Ecco, è un bel film per chi ama il genere, ma in quanto ad originalità ed impatto siamo su livelli non eccelsi.
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