Regia: Park Chan-wook
Anno: 2013
Titolo originale: Stoker
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Beh che io non riesca a cogliere la raffinata arte orientale potrebbe
essere vero, ma se mi si presenta un no sense thriller abbastanza lento e
con quel gusto di cinema “di un certo tipo” (proprio scritto tra
virgolette), mi aspetto davvero
qualcosa di più. A tratti, ho anche quasi sperato o temuto che potesse
trattarsi di una copia decisamente arrangiata di Donnie Darko. Negli intenti. Invece
niente mistero ed ermetismo psicologico. La trama che vede India (Mia
Wasikowska) alle prese con l’ambiguo zio (Matthew
Goode) e con la per niente realistica madre vedova (Nicola Kidman) è
scomposta in modo che non sia lineare, ma tutto sommato si riduce ad
avere un personaggio malato tanto da essere rinchiuso in una clinica
psichiatrica ed il resto dei soggetti che lo assecondano
in maniera più che discutibile. Chan-wook (che dieci anni prima diresse Old Boy) sottolinea la crisi nella
famiglia, presente già prima della morte del padre, fratello e marito
Richard, ma non pare sia abbastanza pungente. Più che un film drammatico
ne esce fuori un thriller con omicidi qua e là. Nulla
di inquietante se non le intermittenze di sguardi del trio. Un risvolto
di tipo fantastico invece che reale lo avrei preferito, ma più ci
speravo e più capivo che fosse stato improbabile. Boh roba del tipo che
India è morta ed è solo un fantasma… Dai coreani
ci si può aspettare di tutto. Invece, non è andata così. Ultimamente
non sono fortuna con i film, tutta colpa di Funflus, sia chiaro.
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