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mercoledì 29 ottobre 2014
Genoa 1 - Juventus 0
Fermati a Genova, ma non dalla Sampdoria, ma dalla squadra più debole della città. Quella a cui basta pressare la Juventus e fare un tiro in porta nel recupero. Quella che gioca in un campo di patate e subisce tredici calci d'angolo senza mai un brivido. Già perchè potrebbe anche starci che la squadra di #noallegri non sia brillante e non crei gioco, fatichi a trovare gli spazi, non sia precisa sotto porta con i suoi sedici tiri di cui due pali, ma siamo al ridicolo che nonostante tutte le torri non si riesca a rendere vincente un tiro dalla bandierina. E l'assenza di Pirlo, inguardabile nelle partite finora giocate, non può essere utilizzata come alibi. La beffa della rete allo scadere poi pesa ancora di più, almeno in termini di morale. Raggiunti dalla Roma (che resta seconda per lo scontro diretto) adesso c'è da guardare in faccia la realtà: non servono a nulla le statistiche sul confronto tra la Juve di #noallegri e quella dello scorso anno di Conte. Vero, in questo periodo anche l'altra non era entusiasmante, ne prendeva quattro dalla Fiorentina ed in Coppa era così e così. Però... Però deh, c'è un abisso tra le due. E non c'è più un abisso con la Roma, a differenza appunto dell'anno scorso. Sveglia. L'unico problema vero è che questo qui, al panettone ci arriva. Per la cronaca: gol irregolare per fuorigioco. Ricordatevene.
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