Regia: Henry Bean
Anno: 2001
Titolo originale: The Believer
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
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Henry Bean, al suo primo lavoro come regista, porta sul grande schermo
una sua creazione teatrale che prende spunto, anche se lontanamente,
dalla vita di Daniel Burros un attivista neonazista ed ebreo. Il
personaggio di The Believer è infatti
un giovane ragazzo (Ryan Gosling agli esordi) dotato di una buona arte
oratoria che ha ricevuto insegnamenti culturali ebraici abbastanza
profondi, che seriamente gioca all’essere nazista. Seriamente perchè non
scherza, prende la questione di petto, è informato,
odia gli ebrei in quanto tali ed in quanto è giusto odiarli, conosce la
loro cultura essendolo lui stesso e lotta affinchè questi vengano
uccisi. Gioca perchè la sua vita e la sua questione è un grosso
controsenso, portato sì avanti da ragionamenti intellettuali
di un certo rilievo, ma che cozzano sempre tra loro e non portano a
dare una risposta definitiva, se mai dovesse essercene una, sul perchè
il popolo ebraico debba necessariamente essere odiato e disprezzato. Più
capibile il suo (deprecabile) punto di vista
in quanto persona che ha vissuto dall’interno i dettami religiosi
(ricordiamo però che non tutti gli ebrei sono praticanti e rispettosi
della propria fede) e le possibili contraddizioni che il credo presenta,
piuttosto che quello esterno dato dai compagni
nazi, spesso ignoranti e privi di neuroni accesi. L’orrore che si
ripresenta nell’inneggiare il nazismo ed Hitler “se l’Olocausto avesse
causato solo duecentomila morti, perchè mai dovremmo esaltare quanto
successo?”. La cristallina logica del disprezzo portato
avanti da Daniel terrifica ancor di più lo spettatore che vede nel
razzista e nell’antisemita solo chi è ignorante e non percepisce ciò che
lo circonda. L’unico ad avere una coscienza (ed anche coscienza dei
fatti) è proprio il più pericoloso di tutti. La
storia viene narrata molto bene, mettendo in risalto tutte le
convinzioni del protagonista, che ovviamente non può essere infallibile,
ma certamente affascinante e carismatico per molti adepti del Nazi
Party. Se analizzato bene però Gosling interpreta alla
perfezione un ragazzo con tante contraddizioni che almeno inizialmente è
presentato anche come estremamente intelligente, ma questa sua dote non
sempre riesce a stare al passo con la realtà dei fatti. Un film
drammatico che adoro nonostante il finale non al pari della parte iniziale.
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