Regia: Zal Batmanglij
Anno: 2013
Titolo originale: The East
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Sarebbe stato un bel film, scorrevole, avvincente, interessante: se la trama non fosse stata così superficiale e disattenta. Il lato ambientalista della pellicola non si discute, ma anche qui fino ad un certo punto. Infatti il collettivo anarchico formato da terroristi all'acqua di rose in cui la protagonista (Brit Marling) si infiltra, risulta affascinate e carismatico solo i primi due minuti scarsi. Ritengo improbabile che un'esperta ed audacie spia che fa il doppio gioco possa così facilmente farsi prendere da idee che guardano sì la lotta contro ciò che c'è si sbagliato, ma con sistemi altrettanto gretti e non bilanciati. Le loro non solo non sono dimostrazioni, ma sono anche atti criminali che non hanno un grande risvolto mediatico o un grande senso: avvelenare con un antibiotico che può avere effetti collaterali, centinaia di persone e vederne ammalata una, sa di arrangiamento romanzato al film. Dare medicinali a chi non ne necessita può avere controindicazioni? Boia che scoperta sensazionale. Ed il fatto che protagonista si convinca che loro fanno del bene e porta come esempio il fatto che nella spazzatura ci siano alimenti ancora commestibili la dice davvero lunga. Peccato perchè tutta la parte iniziale si amalgama bene con la fotografia e la scenografia e l'interesse del pubblico è certamente alto. Subito dopo di profondo non c'è nulla: ogni personaggio del collettivo ha una sua storia personale e motivi che lo hanno spinto ad abbracciare la causa rivoluzionaria. Altro che visione del mondo in cui ogni commensale imbocca l'altro. Poi come se non bastasse ci inserisce anche sentimenti e passioni, e di colpo il film viene profondamente sciupato. Ok il primo tempo, da buttare il secondo. Buona la presenza di Ellen Page, che però non fa grandi cose, anzi pasa molto in sordina la sua figura così come la sua recitazione.
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