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martedì 23 dicembre 2014

Harold E Maude (1971)


Regia: Hal Ashby
Anno: 1971
Titolo originale: Harold And Maude
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
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Commedia dai tratti neri, nerissimi, ai limiti del grottesco, ma anche favola moderna pur considerando il 1971 come un anno a noi non troppo vicino. E' la seconda pellicola di Hal Ashby che vedo, la prima è stata Oltre Il Giardino, in cui ricordo, nonostante la diversità tra le due, il taglio ironico e cinico del regista. Harold E Maude è un incontro generazionale tra un personaggio giovane ed uno anziano. Ma non si sa bene chi dei due ricopra l'uno o l'altro ruolo: Bud Cort è un triste figlio di papà, che tenta invano di attirare le attenzioni della madre inscenando finti suicidi, mentre Ruth Gordon è un'anziana piena di vitalità e semplici idee anticonformiste. Il feticismo per la morte e per il macabro di Harold sono una metafora esplicita del malessere che colpisce una generazione affranta e già stanca prima di cominciare a vivere: ama il nero, ha un atteggiamento da disadattato ed incontra Maude ai funerali a cui partecipano entrambi, l'una in maniera disinvolta, l'altro con attenzione maniacale. E' proprio l'incontro tra i due che è il fulcro di una storia non complessa e banale, in cui l'amicizia e poi l'amore prendono il sopravvento. Ashby sfrutta la sua capacità di creare una commedia irriverente, dai forti tratti ironici, in un contesto che altrimenti sarebbe sprofondato nella più cupa tristezza. Risalta il contrasto tra chi esalta i valori della vita e la magnificenza di questa (possiamo notare che Maude è probabilmente stata in un campo di concentramento in gioventù) e poi finisce per abbandonarsi alla morte prematuramente, e chi invece la ricerca, anche se solo simbolicamente, ed in seguito riesce ad apprezzare la vita e volersi ancorare ad essa. La maestria del regista si nota fin dai primi istanti: ricercati e studiati movimenti del protagonista, che quasi in maniera teatrale, prepara la propria morte, e la nonchalance con cui la madre ripetutamente ignora i suoi inutili quanto pittoreschi tentativi. Ironia nera, ma efficace, forse l'essenza migliore di tutto il film assieme alle scene paradossali e surreali che danno quel senso di fantastico e fiabesco. Un po' meno penetrante invece per me è il velo morale che viene proposto, forse troppo lontano temporalmente dalla mia decade di appartenenza per essere apprezzato. Mi ha ricordato comunque per certi versi alcuni lavori di Terry Gilliam , almeno nell'affrontare determinate tematiche. Una nota positiva anche per la colonna sonora che presenta tracce di Cat Stevens. Il DVD è chiaramente una trasposizione del master VHS e ci regala un appena sufficiente (ad esser buoni) mono 1.0, gli extra sono dati soltanto da due trailer.

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