Eccoci al primo giorno del 2015 in questa terra nipponica che devo essere sincero non e' ne' bella ne' brutta: strana e diversa. La cosa che colpisce di piu' e' proprio la cultura legata al modo di essere dei giapponesi. Ci sono molte contraddizioni: ipertecnologici in alcuni settori, precisi e metodici, ma con il volersi complicare la vita, silenziosi e pacati, ma felici e ed allegri mentre cantano, legati alla tradizione culturale e religiosa, incapaci di imparare tre parole a fila di una lingua straniera, ma ossequiosi e gentili, impauriti e vergognosi eppure violenti e depravati. Insomma non basta il mio blog per poterli descrivere, cosi' provo leggermente ad entrare nel loro pazzo mondo "con la uairDles" ed in mattinata mi reco, come fa tutta Tokyo nella zona dei templi: credo che buona parte dei quindici milioni di abitanti si sia data appuntamento li' a fare una capatina in quelli buddisti. Una fiumana di gente che si riversa per le strade oggi chiuse al traffico. Successivamente cambiamo totalmente quartiere ed andiamo al santuario Meiji che e' shintoista e riceve le medesime attenzioni. Ci s'ha culo che saltiamo a pie' pari una fila disumana (davvero alienante) entrando dall'uscita. Involontariamente eccoci nel bel mezzo del Naien anche noi a tirare la nostra moetina porta fortuna. Dopo la religione ci aspetta un'altra particolarita' culturale giapponese: e' la volta del negozio di fumetti manga, modellini e roba simile. Piace anche a chi non ci resta sotto abitualmente, ma vedere Gizmo, Gundam, i Masters e qant'altro fa sempre piacere. Nota per Funflus: in Giappone Naruto non se lo inculano. Tutti gli altri si'. Nella vitsita della citta' ci infiliamo anche una foto alla statua di Hachicko che sarebbe il nostro Lampo. Merenda cena assaggiando l'insalata di mare di Nagasaki. Ah dopo mille peripezie abbiamo deciso di tornare sui nostri passi: domani si va a Kyoto, tanto il mercato del pesce e' chiuso.
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