Regia: Martin Scorsese
Anno: 2013
Titolo originale: The Wolf Of Wall Street
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (8.3)
Pagina di I Check Movies
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E' impossibile uscire fuori dal coro delle critiche positive che questa ennesima sorprendente prova di Martin Scorsese ha scatenato. Si affidata di nuovo a Leonardo Di Caprio per la parte del protagonista, ma non mancano altri volti noti del cinema. Sarebbe irriverente elogiare in maniera non troppo elaborata ciò le tre re di pellicola raccontano: come si evince dal titolo si parla di affari e di una prepotente voglia di arrivare, raggiungere l'obiettivo (money, money, money) ad ogni costo. A scapito delle pecore. Scorsese, basandosi sul libro autobiografico di Jordan Belfort, lascia il segno andando a sottolineare milioni di aspetti negativi della vita del broker. Riesce a farlo con molta ironia, dipingendo una storia drammatica con tratti da commedia, e lo fa cambiando a più riprese il registro della regia. Montaggio e fotografia seguono le vicende, stupefacenti in più di un senso letterario, dei soggetti che abusano di droghe, alcool, donne e denaro. Effetti speciali indotti ci fanno entrare nel mondo del potere che controlla denaro e vite. Lo fa in maniera sublime, grazie anche ad un Di Caprio che, ma lo hanno già detto in molti, si meritava a pieni voti la statuetta dell'Oscar. "E' un rettile, sputa fuori le sue battute con gioia. Sarete inorriditi e affascinati da questo mostro in Armani" Non è mai uguale a se stesso, prende coraggio, autostima, si devasta e distrugge gli altri, ma senza risultare meschino: sfrutta il sistema ed il sogno americano dell'arricchirsi. Saggiamente però non viene innalzato ad eroe, nonostante il 99% del film si basi sulle sue "eroiche" gesta. Di fondamentale importanza la scena in cui l'agente Denham (Kyle Chandler) torna a casa con la metropolitana. Il vincente è lui, l'uomo normale, che conduce una vita normale. Eppure è soltanto una comparsa all'interno dell'enorme coreografia montata. Non ci sono il buono o il cattivo di The Departed, la differenza tra essere un farabutto ed un arrampicatore sociale senza scrupoli è labile, così come quella tra uno zelante agente dell'FBI ed uomo che vuole solo fare il suo dovere. Piccole note marginali, ma che che aumentano la grandiosità di un film, che si discosta dai vecchi lavori gangstar style di Scorsese, ma ne tira fuori il succo, rendendoli più moderni. Una maturità entusiasmante che ti prende fin dal primo minuto: tre ore possono passare velocemente così come lo stato d'animo dello spettatore che guarda con ammirazione e disgusto in egual misura. Perchè sì, noi siamo le pecore, ma ammiriamo la vita del lupo. Fino ad un certo punto, poichè questa viene mano a mano presentata in maniera sconvolgente. La moralità manca, non è esplicita, ma gli indizi per coglierla non mancano. Il bluray è da vergogna: ottimi i reparti audio video (era forse studiato per il 3D?), ma nessun extra.
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