Regia: Woody Allen
Anno: 1979
Titolo originale: Manhattan
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Ancora Woody Allen, ed ancora una commedia dalla risata intelligente che ricalca in parte la comicità e l'ironia già ampiamente apprezzate in Io e Annie. Monologo iniziale, immagini di New York, musiche di George Gershwin: non poteva che cominciare in maniera migliore. Ed è appunto dal connubio di queste tre cose che si intuisce la poesia insita in questa commedia dall'aspetto drammatico in cui una vena di pessimismo è sempre in agguato. La scelta del bianco e nero per dipingere la comunque colorata e colma di vita Manhattan, risulta una scelta vincente ed azzeccata, non tanto per l'evolversi delle storie dei personaggi, quanto appunto per descrivere e mostrarci la città nel migliore dei modi. "Adorava New York. La idolatrava smisuratamente..." No, è meglio "la
mitizzava smisuratamente", ecco. "Per lui, in qualunque stagione, questa
era ancora una città che esisteva in bianco e nero e pulsava dei grandi
motivi di George Gershwin..."Perchè Manhattan, appunto come vuole anche il titolo del film, ha in sè un amore incondizionato nei confronti della Grande Mela ed il soggetto, che sia Allen o il suo alter ego Isaac Davis, non può stare lontano da essa. " Era duro e romantico come la città che amava. Dietro i suoi occhiali
dalla montatura nera, acquattata ma pronta al balzo, la potenza sessuale
di una tigre."Ci racconta una storia, colma di intrecci amorosi, in maniera ancora una volta superba. La comicità qui è un essere presente del personaggio (autore televisivo) e concentrata su di esso, piuttosto che allargata a trecentosessanta gradi a tutta la pellicola. Risulta così meno ingombrante pur nella sua vivacità, ed il regista non è costretto ad utilizzare uno stile artistico innovativo per poter raccontare la sua storia (in Io E Annie sono numerose le trovate tecniche, qui si concentra invece di più su trama e personaggi). I dialoghi hanno il compito di presentare tutta l'opera ed essere potentemente presenti in ogni minuto di pellicola, graziosi, ironici, profondi e soprattutto intelligentemente divertenti. Sempre. E questo è indiscutibilmente un chiaro marchio di fabbrica, che qui si fonde anche con al bellezza delle immagini che la fotografia ci regala. Inutile dilungarsi troppo sulla trama: mi avvicino ad Allen conscio della mia ignoranza ma mi godo le sue opere in maniera conscia.
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