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domenica 19 aprile 2015
MotoGP 2015: Termas De Rio Hondo (Argentina)
Un capolavoro. L'ennesimo da parte di Rossi. Certe volte neanche ci pensi, hai già usato tutte le parole per descriverlo, campione, mito, extraterrestre... Anche Meda riesce a terminare le iperboliche frasi ad effetto. Ormai sono anni che Valentino ci delizia in ogni modo e lo fa pure quando sembra che ci sia poco o niente da fare. Già appaganti e felici per le gare passate, vederlo partire ottavo e perdere altre posizioni per un contatto nel gruppone ti fa quasi pensare che comunque vada ha già dato tanto. Poi inizia a sorpassare, uno dopo l'altro gli avversari. Si ritrova a quattro secondi e mezzo da un altro mostro del MotoGP, quel Marquez che da un paio d'anni sa solo vincere. E giro dopo giro, rosicchia decimi, fino a raggiungerlo, fino ad iniziare la lotta, insperata fino a mezzora prima, per gradino più alto del podio. L'avversario non ci sta, è abituato a vincere e nel suo DNA non c'è altro, così non si arrende, ci prova: meglio fuori che secondo, e così finisce a terra. Rossi primo, Dovizioso secondo. Ed è ancora festa.
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