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sabato 2 maggio 2015
Sampdoria 0 - Juventus 1
Signora dica trentatré. Eh già, ma ditelo anche tutti voi. Tutti insieme e cantando: 33!!!. La Juventus vince, devastando il Campionato italiano il suo quarto scudetto consecutivo. Roba che da storia. Da primato. Soltanto un'altra Juve, negli anni trenta ci riuscì. Poi mai nessun altro. E' ovvio che i meriti di una vittoria così schiacciante, quasi imbarazzante oserei dire, sugli avversari si debba dividere tra tutti i protagonisti in campo e fuori dal campo. Giocatori, società ed anche l'allenatore Allegri. A metà luglio scrissi un articolo negativo nei suoi confronti ed ho parlato di lui utilizzando sempre l'hashtag #noallegri . Adesso posso ricredermi, perchè riconfermare le vittorie non è mai semplice, così come motivare il gruppo e saper gestire la squadra dei titolari e le riserve nei momenti più delicati non è certo semplice. In Campionato non ha assolutamente fatto peggio delle tre straordinarie stagioni precedenti, usando il suo modulo e quello di Conte all'occorrenza. Forse meno grinta e meno spettacolarità, ma più possesso palla e migliore gestione delle risorse. Eppure la campagna acquisti è stata nella norma ed ha dovuto fari i conti con la stanchezza post Mondiale di alcuni, una serie molto lunga di infortunati ed avversari rinforzati almeno sulla carta. La sua carta vincente è sempre stata tattica e di gestione, cambiando moduli quando opportuno, sacrificando titolari quando previsti in altri impegni. Bravo quindi, questa precisazione la dovevo. E' stata un'annata straordinaria che ci vede in fondo su tre competizioni, una di queste decisamente insperata. E siamo qui a godere, a guardare le partite con trasporto, senza violini di sorta. La musica la facciamo noi, in coro a cappella. Gli altri se vogliono possono unirsi al coro e salutari la Signora d'Italia. Salutate i Campioni, salutate il trentatreesimo Scudetto.
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