Regia: Peter R. Hunt
Anno: 1969
Titolo originale: On Her Majesty's Secret Service
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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Sesto film su 007 , il primo senza Sean Connery e presumibilmente il primo che abbia mai visto da piccolo. Sembra ieri infatti il mio rimanere basito di fronte alla valanga. E magari qualcuno sarà rimasto basito nel vedere il volto nuovo di James Bond su cui inizialmente la regia indugia per creare un po' di suspense. George Lazenby cerca di imitare il suo predecessore, ma a mio avviso, pur essendo stanco io stesso di Connery specie in Si Vive Solo Due Volte , scimmiottandolo e non riuscendo a raggiungere l'obiettivo. La produzione però evidentemente ha puntato molto su questo cambio di testimone, vista anche la frase iniziale "non era mai successo a quello a prima" che indica chiaramente il passaggio tra il vecchio ed il nuovo. Curioso anche il fatto che sia Lazenby ad usare un kilt scozzese. Tuttavia ho trovato la trama decisamente più interessante ed intrigante rispetto ad alcune passate, dando un senso maggiore al capitolo precedenti (cronologicamente questo avrebbe dovuto seguire Thunderball: Operazione Tuono) che continuo a ritenere tra i peggiori. Meno sofistica e meno esotica la location qui riportata, ma di un incredibile impatto visivo. I ghiacciai alpini e le nevi perenni possono risultare suggestivi almeno quanto un vulcano giapponese, senza ricorrere a buffonate come il trucco facciale per fingersi nipponico. L'ossatura resta solida e il nostro donnaiolo tira leggermente i piedi in barca cercando pure di sistemarsi e prendere moglie. Non mancano però incontri con belle fanciulle di ogni tipo. Peccato invece per l'utilizzo sporadico dei gadget a cui ormai ci eravamo abituati anche se la fotocopiatrice per il 1969 è da considerarsi come un prodotto hi tech. Un film che ridà un po' di vitalità alla saga.
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