Autore: Isaac Asimov
Anno: 1964
Titolo originale: The Rest Of The Robots
Pagine: 270
Voto: 5/5
Letto: 1995
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Dopo aver raccolto in Io, robot (1950) una prima manciata di episodi
diventati romanzo ed epopea, Isaac Asimov, il grande romanziere e
divulgatore americano d'origine russa, non è riuscito a dimenticare i
suoi meccanici eroi, ha continuato a riprendere il tema. I robot di
Asimov non hanno in un certo senso precedenti letterari, ma hanno una
discendenza immensa e ormai famosa. Nessun autore di fantascienza oggi
si azzarda a inventare un robot, senza condizionarlo alle Leggi
asimoviane: 1) un robot non può recar danno a un essere umano né può
permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano
riceva danno; 2) un robot deve ubbidire agli ordini impartiti dagli
esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge; 3)
un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa
non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
La mia edizione era quella della Bompiani con l'ultimo racconto non presente nelle altre raccolte. Tra i miei preferiti, il più atipico "Esseri superiori" che vede i robot confrontarsi con una razza aliena
Racconti:
- Il robot scomparso (1942)
- Esseri superiori (1942)
- Cuore di mamma (1956)
- Uniamoci (1957)
- Soddisfazione garantita (1951)
- La vita di un uomo (1955)
- Lenny (1958)
- Lo schiavo (1957)
- Intuito femminile (1969)
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