Regia: Steve Miner
Anno: 1998
Titolo originale: Halloween H20: 20 Years Later
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.6)
Pagina di I Check Movies
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Nonostante sia il settimo capitolo della saga di Halloween è un film fondamentale che vuole risvegliare il franchise immenso che si è creato attorno a Michael Meyers ed al tempo stesso, inevitabilmente concluderlo. So che dopo ci saranno altri film, ma probabilemnte saranno dei remake, dei reboot o dei prequel, voglio sperare. Perchè si vede chiaramente che Jamie Lee Curtis, dopo averlo colpito in testa con un estintore, accettato con un ascia alla spalla, colpito più volte con un coltello da cucina, fatto cadere dal primo piano, investito e quindi schiacciato con un pulmino, lo ha addirittura decapitato. Non c'è scampo, la testa è rotolata in terra e si è staccata dal corpo. E' morto. Anche fosse stato uno zombie, non c'è proprio storia. Fine. Basta. Era l'ora. Comunque la sceneggiatura riparte da Il Signore Della Notte (ignorando gli altrettanto pessimi Il Ritorno Di, La Vendetta Di e La Maledizione Di) e come suggerisce il titolo, è ambientata 20 anni dopo La Notte Delle Streghe. Una sorta di omaggio, di cui francamente potevano fare a meno e che ho pure fatto fatico ad inserire in un contesto: prima di, dopo di, perchè? Il perchè è presto detto: vaini. Già perchè comunque una saga di questo genere, riesce a smuoverne, anche solo a livello di merchandising o home video, per gli appassionati e non solo. Di positivo c'è un ritorno della Lee Curtis che catalizza tutta l'attenzione, nonostante inizialmente si possa pensare che suo figlio (Josh Hartnett) sia il protagonista. No, per fortuna la regina resta lei. Su questo non nascondo un certo piacere sebbene per godermi un film horror ci debbano essere ben altri ingredienti. Le chiavi cadute per terra, oppure l'auto che non si accende al primo colpo... Troppo scontato. Troppo vecchio. Troppo poco per farti salire la tensione. Inoltre i protagonisti giovani, sono talmente insulsi che nella tua testa li hai già catalogati come cadaveri, carne da macello. Invece soltanto due di loro passano dal mattatoio. Peccato perchè mi sarebbe piaciuto vedere il terrore ed il sangue nei loro volti. Tirando le somme, in potenza non è il peggior sequel, anzi è di gran lunga migliore di altri, ma non si merita il mio rispetto. Bocciato.
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