Londra, mi raccomando ogni tanto piovi un po'. Soprattutto quando vengo io, sta storia dovra' prima o poi finire. Ma tanto pioggia o non pioggia le nostre cose, noi londoners ci siamo abitati e ci fa un po' come all'omo ragno. E si va a giro e si vedono le cose. Non prima di aver preso una mega english breakfast (si chiama proprio Mega), che ci fa da colazione, pranzo, merenda ed eventuali spuntini, decidiamo di cambiare piano. E per farlo, dobbiamo crearne un altro (i piani non distruggono, creano o si modificano) atto alle nostre sigenze. Niente Wimbledon e corsa dei cani, ma una piu' saggia visita culturale e floreale ad Hampton Court Palace.Grazie al vecchio consiglio di nodo48 in un batter d'occhio siamo riusciti a percorrere il libirinto di sipei piu' antico del mondo. Ci hanno pure fatto i complimenti e chiesto un autografo di VER. Belli zuppi e dopo aver partecipato ad una versione ridotta dell-Expo di Milano (a proposito importero' in Italia l'acqua nera) e' la volta di un altro record: visita allo Shard il palazzo piu' alto d'Europa. Letterina a Renzo Piano: ti rendi conto quanto ti fanno pagare per anda' su? Ed inoltre il settantaduesimo piano e' all'aperto, come se Londra non piovesse mai. Poi per finire rimpatriata italo-spagnola in pub con plimms a nastro. Tutto il resto sono chilometri e cartina cartina. Soprattutto quest'ultima che rischiavo di farmi mangiare dall'ennesimo bancomat zelante. Forse era meglio.
Alcune foto.
Nessun commento:
Posta un commento