Regia: David Cronenberg
Anno: 1975
Titolo originale: Shivers
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
Pagina di I Check Movies
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Shivers è uno dei primi film di Cronenberg in cui possiamo notare la sua fissa e predilezione per il nemico che viene dall'interno. Infatti crea una pellicola horror con presupposti fantascientifici in cui l'"alieno" non è altro che un parassita che vive dentro il corpo umano. Nel complesso non è certamente una perla di rara bellezza, ma lo sappiamo tutti che Cronenberg non punta molto su di uno stile elaborato quanto piuttosto sul messaggio. E quello che lancia al pubblico internazionale è: "eccomi qui, ci sono anche io, David Cronenberg. Iniziate pure ad avere paura, non dei miei film, ma di voi stessi e del mostro che potrebbe abitarvi dentro." In futuro forse farà più caso al pericolo che viene dalla mente, qui invece sottolinea ciò che viene dalla carne con il corpo umano che si trasforma in un veicolo di trasporto per il male. La sua ossessione, lui è chiaramente pazzo, sta male, è talmente forte che non si limita a creare un film in cui un qualche virus si diffonde attraverso gli starnuti. No, le vittime hanno un acceso appetito sessuale ed assistiamo a scene di violenza carnale con cui il parassita, una volta riprodotto passa da un ambiente all'altro. A questo punto però mi preme dire una cosa: nonostante il film possa vivere di una sua originalità, sono innegabili gli spunti derivati da Romero. Prima di tutto il contrasto tra media e realtà: la location ci viene presentata ad inizio film attraverso una serie di diapositive pubblicitarie che esaltano la tranquillità e la perfezione del complesso abitativo. Subito dopo abbiamo il contrasto il dottore che lotta con la paziente e ne strazia il corpo. La similitudine più grande con alcuni lavori di Romero è però data dalla massa di contagiati che si muovono come zombie per unirsi e cercare il prossimo stupro. Da questo punto di vista Shivers è un po' confusionario e sembra mancare di un'autonomia propria. L'appagamento erotico e sessuale è un sentimento ragionato che però mano a mano che il film va avanti diventa sempre più animale, facendo perdere quella parte di umanità che si era creata inizialmente. L'opera resta inquietante anche se vista solo come prova horror, sebbene gli aspetti psicologici e sociali siano ad un livello ben più alto.
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