sabato 26 settembre 2015
Napoli 2 - Juventus 1
Discorsi da bar, discorsi da Whatsapp... C'è chi minimizza e vede i problemi come dati di fatto da non risolvere, magari solo da analizzare. Ad esempio su Juventibus piace snocciolare ogni serie di statistica positiva: tantissime occasioni, tantissimi giovani, tantissimi contrasti vinti e così via. Ma i numeri parlano anche abbastanza chiaramente: era dal 1970 che la Juventus non era ferma a cinque punti dopo cinque giornate. Oggi siamo a sei giornate, ma i punti restano quelli.Quindi minimizzare cosa? Studiare snocciolare quali dati? Oggi il primo ed unico tiro del primo tempo è arrivato al tredicesimo minuto. In una partita che andava vinta per forza, o dentro o fuori. Sempre che non si voglia lottare per la salvezza. Chi nega il diritto a criticare la propria squadra confonde l'essere tifoso con l'essere compiacente. Stasera la prestazione non c'è stata, la dignità neanche. Puoi anche perdere, ma non dopo cinque partite con risultati ridicoli e vergognosi. Ora neanche la prestazione è positiva. Modulo da mani nei capelli, attacco inesistente. Padoin fuori ruolo, neanche fosse cr7 che può giocare dove ti pare pur di tenerlo in campo. #noallegri non è in grado di giocare con il solito modulo non solo per due partite consecutive, ma neanche all'interno della stessa gara. Quante volte ha rimaneggiato una formazione fondamentalmente sbagliata solo nei novanta minuti di stasera? Poi i giovani: ok abbiamo un centrocampo tendenzialmente giovane e l'attacco pure, ma non mi pare che il Napoli avesse messo chissà quali uomini di esperienza: Hysaj (1994), Allan (1991), Jorginho (1991), Insigne (1991), Koulibaly (1991), Ghoulam (1991). Quindi non veniamo a dire che la "colpa" è della giovane età. Sono un'insieme di cose, che non possono essere riconducibili alle sole partenze di Pirlo, Tevez e Vidal andati via a giugno con largo anticipo per essere sostituiti pur essendo insostituibili. Mancano le capacità dirigenziali in panchina, con un uomo succube della società che non chiede l'uomo giusto, che si accontenta, che non alza la voce e che rimaneggia all'occorrenza i campioni senza dar loro le giuste motivazioni. Tre fondamentali se ne sono andati, ma gli altri no. Hai lasciato Coman (che ha segnato oggi il secondo gol in Germania) e Llorente volendo puntare su altri di pari impatto, ma in campo fai giocare a modo. Quest'anno non vivi più di rendita e va bene anche non vincere lo scudetto. Ma non va affatto bene lottare per la salvezza dopo quattro scudetti vinti. E no, non è il ciclo che si chiude, perchè una cosa del genere non è mai successa: 5 punti in 6 partite. Mai successa. Punto. Neanche con Maifredi. Neanche con Del Neri e Ferrara. Non riuscire ad entrare in zona Champions, proprio ora, è un suicidio che non può essere messo da parte con "pazienza, siamo ancora alla prima, alla seconda, alla terza, alla quarta, alla quinta, alla sesta". Fin quando continuerà questa storiellina dell'avere pazienza?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento