Regia: Wes Anderson
Anno: 1998
Titolo originale: Rushmore
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Wow, è quasi sempre un piacere sedersi e guardare un film di Wes Anderson. Atmosfere idiosincratiche e tecniche da feticista dello slow motion, assieme ad un'ottima colonna sonora fanno sì che si possa apprezzare ancora di più tutto il resto del lavoro. Se vogliamo, purtroppo la trama può risultare inconcludente, ma situazioni, dialoghi e recitato riescono a sistemare quella parte di sceneggiatura che rischia di essere fine a se stessa. Una caotica commedia, colorata, eclettica e prepotente che lascia spazio ad un romanticismo guastato dalle fisime interiori e dai risvolti psicologici di personaggi sempre più ai limiti della normalità. Il grande lavoro di Wes Anderson sta nel presentarci i suoi soggetti in maniera disinvolta, senza alcun trucco per farceli stare forzatamente simpatici. Infatti, nella sua commedia romantica, non esiste il buonoed il degno di attenzioni: ognuno ha un suo particolare modo per risultare reale (anche se eccentrico), non banale ed avere quello specifico lato caratteriale che sta un po' sul cazzo. Max (Jason Schwartzman) è un quindicenne atipico, geniale per certi versi relativi alla iperattività, ma con insufficienti capacità scolastiche nell'applicarsi alla lezioni "normali" che non può essere visto come una figura totalmente simpatica. Anzi, il suo rapporto con l'amico adulto (Bill Murray) e la sua infatuazione per la maestrina (Olivia Williams) lo rendono instabile ed imprevedibile, così come tutta la storia che passa fluidamente da un genere all'altro che sia esso commedia o farsa grottesca. Tra i primi lavori di uno dei più amati regista, denota una certa maturità e soprattutto i suoi marchi di fabbrica inconfondibili: sappiamo riconoscere un Anderson anche solo guardando la cover.
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