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sabato 31 ottobre 2015

Il Seme Della Follia (1994)




Regia: John Carpenter
Anno: 1994
Titolo originale: In The Mouth Of Madness
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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Buon Halloween a tutti, anche senza Aulin. Già perchè se avete intenzione di guardarvi un buon horror, magari firmato da John Carpenter, potete provare con il buon vecchio Il Seme della Follia (traduzione strana per l'edizione italiana visto che più volte all'interno del film stesso si fa riferimento a quella corretta), che non vi procurerà mal di testa, nonostante la trama ingarbugliata e non lineare. Carpenter ha avuto nella sua carriera di regista ed ideatore, diversi alti e bassi, ma con questo si ritorna a buoni livelli dopo i pessimi Essi Vivono e Avventure Di Un Uomo Invisibile. La trama è una specie di omaggio, forse involontario, al maestro del brivido Stephen King ed alla sua Castle Rock, con il personaggio principale (Sam Neill) che si ritrova a vivere un incubo vero e proprio essendo anche protagonista dei fatti narrati dallo scrittore Sutter Cane. Inquietante, bei ritmi serrati, claustrofobico e ridondante quanto basta, pur non facendo leva su effetti speciali straordinari ha la facoltà di essere un vero horror con tutti gli ingredienti messi al posto giusto. Realtà e fantasia che si intrecciano dando vita anche ad una curiosa forma di metacinema in cui lo stesso protagonista si ritrova a guardare se stesso al cinema compiere le medesime azioni che lo hanno portato alla pazzia. Vecchia scuola, grande successo, non vi lascerà delusi.

Juventus 2 - Torino 1

La volta scorsa abbiamo perso, ed erano passati venti anni dall'ultima sconfitta. Questa volta siamo andati vicino all'ennesima figura di merda di quest'anno. Ma, al di là del risultato (di cui godo come un matto) diciamo pure che non ci siamo meritati questa boccata di ossigeno. Tre punti d'oro che valgono la sopravvivenza in una stagione al momento disastrosa, venuti fuori all'ultimo secondo. Sotto gli occhi di tutti le difficoltà della squadra (ormai le scuse sono terminate) nel creare gioco, nell'andare avanti in verticale, nel velocizzare il gioco. Imbarazzante, da film dell'orrore, l'incapacità oggettiva di essere mai pericolosi su di un calcio d'angolo, in contrapposizione invece ai pericoli che subiamo quando sono gli altri alla bandierina. La traversa colpita nel finale non sarebbe bastata come alibi legato alla sfortuna. E neanche l'infortunio di Khedira nei primi minuti di gioco: qui c'è qualcosa di oggettivo che non va. Confusione e mancanza totale di idee. A parte questo buoni sia Pogba che Hernanes, mentre il resto è quasi buio completo. Insisto sugli aspetti negativi, visto l'improvviso ed insperato cambio di risultato, ma intanto una l'abbiamo agguantata. In termini di classifica era vitale una vittoria, sebbene le posizioni guadagnate siano praticamente inesistenti, ed il lavoro maggiore in futuro dovrà essere fatto sul gioco, sulla scelta di undici giocatori che vadano avanti e facciano la partita. E' che la fiducia adesso è difficile darla a qualcuno, anche dei senatori. Torino bianconera. Dolcetto per noi, scherzetto per voi.

Le Notti Bianche (1957)




Regia: Luchino Visconti
Anno: 1957
Titolo originale: Le Notti Bianche
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Inizia e quasi mi pento, sarò onesto. Bianco e nero, pochissimi dialoghi, la camera che segue il protagonista taciturno a distanza, lui che si muove in quello che pare essere un set teatrale all'aperto, di notte, con luci ed ombre di una città quasi senza vita. Mi prende un po' di malinconia così decido (fortunatamente) di proseguire. L'amore, e le sue difficoltà, la solitudine, la speranza, le dure fasi di un approccio emotivo tra un uomo ed una donna. Poetico e sensazionale, molto forte: Visconti porta sullo schermo un romanzo di Dostoevskj. Mamma mia quanta potenza narrativa, che ti lascia un senso di realismo davvero pressante. Malinconico e triste quello dei due amori raccontati, pur senza essere audace e travolgente. Mette a nudo gli animi di coloro che inseguono la fiaba della vita, titubanti e timidi, ma mossi già da pensieri che non necessitano di decisioni che nella realtà dei fatti sono già state prese. Natalia (Maria Schell) che detta con una parvenza di improvvisazione, una lettera già scritta e Mario (Marcello Mastroianni) che si sacrifica amico, già conscio dei sentimenti che prova. E' lui che infine ne uscirà sconfitto, terzo incomodo in una storia di cui non può essere che una comparsa. Consapevole di ciò, ma anche inconsciamente sognatore, come possiamo non prenderlo in simpatia nonostante si comporti in maniera non sempre legante? In amore e guerra, d'altra parte, tutto è lecito. Anche se non sempre funzionale. La Livorno notturna, drammatica e quasi "hopperiana", almeno per il senso di solitudine che trasudano alcune scene, è fortemente ispiratrice, drammatica e malinconica.Un buon film anche con delle notevoli accortezze registiche che lo impreziosiscono: mi vengono in mente le inquadrature indirette come nella sala da ballo quando la porta di apre e si chiude, o quando Natalia cade per terra ed è visibile dalla finestra del palazzo bombardato o ancora l'incipit del racconto di lei che ci porta direttamente all'interno della stanza. Insomma, felice ed entusiasta di averlo visto.

giovedì 29 ottobre 2015

Mad Max: Fury Road (2015)




Regia: George Miller
Anno: 2015
Titolo originale: Mad Max: Fury Road
Voto: 9/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
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Ero titubante. Anzi, più che titubante, ero in un certo senso consapevole del fatto che potesse trattarsi di una boiata. Ebbene, mi sbagliavo. Non avrei saputo immaginarmi o davvero aspettarmi qualcosa di meglio. Non è un reboot, non è un remake: è Fury Road, una rivisitazione dell'universo di Mad Max, senza che venga sporcato, minimizzato, deriso o mortificato. E' una vera e propria apoteosi moderna creata senza ombra di dubbio per noi fans (ma tutti lo sono) così che non possiamo appellarci ad alcuna mancanza, ad alcuna macchia, ad alcuna cosa storta. Se Gibson non è più il nostro taciturno eroe, c'è da dire che è stato ben sostituito da un ottimo Tom Hardy. Sono molti gli attori che sanno grugnire o monosillabare frasi di fronte alla macchina, ma lui è il migliore in assoluto. Per questo si presta talmente bene che non ho rimpianto l'originale. Dirò di più: fino a che tiene la maschera, gli occhi sono identici ai suoi: sembra proprio il vero Max Rockatansky. ed in un certo senso lo è. Oserei dire che è impareggiabile, così come tutta quella sfilza di personaggi minori, ma che minuscoli non sono, come Nux, Immortan Joe, il Mangiauomini, il Fattore... Lasciando per ultima la splendida (nella realtà) Charlize Theron nei panni di Furiosa. Senza un braccio. Sì, senza un braccio ed imbruttita che neanche sembra la topa che è. Attrice di primo piano quindi.  E poi cavolo, che ambientazione straordinaria che mette insieme tutti i clichè tipici del genere, creando maschere, costumi, situazioni da brivido. Non posso stare a citarli tutti quanti, ma solo l'idea del giullare musicista che suona durante gli inseguimenti e dà una pompata di assurda e spietata musicalità alla colonna sonora è talmente esagerato e fatto bene che già di per sè dovrebbe bastare a farti sognare questo mondo post apocalittico senza eguali. Azione, tantissima, effetti speciali che lottano con l'azione. Tantissimi anche loro, nella spettacolare ambientazione che ci regalano. Sì, cazzo. Un film bellissimo che non ti annoia per circa due ore, quasi tutte incentrate in un unico inseguimento. Se nel secondo Interceptor,  la fuga con l'autocisterna era il pezzo forte, George Miller ha qui voluto osannarlo, migliorarlo, renderlo più sensazionale che mai. Incredibile. Ed i mezzi? Le auto? Maiala vile, tanta roba per davvero. Ma cosa si poteva volere di più? Una trama con speranza, azione, riscatto, malinconia? Sì, mettiamoci anche questo, perchè c'è. Erano anni che non si vedeva roba del genere, emozionante, un richiamo al passato fatto con la tecnologia di ora. Miller ha preso tutto ciò che di buono aveva fatto negli altri film e lo ha potenziato e vomitato pesantemente sul tavolo di lavoro dandogli una Red Bull via endovena. Potente, da acclamare, da miracolo. E chi se lo aspettava? Ad averlo saputo prima sarei corso al cinema. Davvero. Bestiale. Ha fatto il culo a tutti gli altri che ci hanno provato. Si è ripreso ciò che era suo, e lo ha forgiato senza modificarlo, ma solo riproponendocelo in una salsa degna del 2015. Bravo davvero. Grazie, ti stimo. Rispetto infinito. E continuo: ha esaltato gli altri tre film e li ha superati tutti in un botto. Capolavoro definitivo della serie. Esagero, perchè ti porta ad esagerare. Nove su dieci!!! Novesuddieci!

mercoledì 28 ottobre 2015

Sassuolo 1 - Juventus 0

Non può esserci niente di positivo, sfido chiunque a trovare anche il minimo appiglio. Juventus dodicesima, ma l'Empoli potrebbe superarci. E meno male che questa era la seconda del poker da vincere a tutti i costi, per poter arrivare con la squadra di #noallegri in una posizione al limite dell'accettabile prima dello scontro con il Milan. Che tra parentesi vince. Ennesimo record negativo con il Sassuolo che ci batte per la prima volta nella storia. E la colpa non è certo dell'arbitro. Se fai un primo tempo imbarazzante, puntando allo zero a zero è normale che tu faccia una figura di merda davanti ai tuoi tifosi. Continuo a non capire gli ottimisti, i filoaziendalisti che vedono le colpe sempre altrove: ora l'arbitro, poi gli infortuni, poi la sfortuna. Alla fine sarà colpa dei tifosi come me che vogliono sempre il meglio e che criticano. Perchè si sa, se la Juventus non tira è colpa dei tifosi. Quelli che continuano a seguirla, a guardarla ed a sperare. Non è certo colpa di un gioco inesistente e senza idee. Ma che vergogna, Maifredi, Ferrara e Del Neri fecero meglio. E ditemi quante formazioni di quelle che ci stanno sopra sono migliori oggettivamente della nostra. Per battere una punizione devi affrettare il cambio e far entrare uno scarto dell'Inter che poi la tira facendomi vomitare. Quanto e cosa dobbiamo aspettare? Anche il Mou sta facendo un campionato pessimo, però è il Mou, un po' di fiducia gliela possiamo concedere. A questo cane che allena i bianconeri che fiducia dobbiamo dare? Quella per cui ci ha portato in finale lo scorso anno? Quella di avere una squadra giovane che prossimamente sarà competitiva? Siamo lontani dalla zona Europa League in maniera imbarazzante, cosa gli fai ricostruire il prossimo anno? Un centrocampo che fatica a fare tre passaggi di fila, un attacco che non prende neanche mezza palla, una cattiveria inespressa e tante corse a vuoto. Ecco cosa ci sarà il prossimo anno. Mi raccomando, aspettiamo dell'altro. Meno undici dalla prima con dieci partite fatte. Oltre il 30% in meno dei punti, decimo attacco, E poi non c'è da preoccuparsi. Ancora sette partite prima di Natale tra cui ancora da giocare il derby, il Milan, la Lazio a Roma e la Fiorentina. Speriamo bene, altrimenti l'unica cosa sicura per il prossimo anno è che non ci sarà difficoltà nel decidere quale abbonamento fare, per Champions League o Europa League. L'alibi delle assenze di Tevez, Pirlo e Vidal non regge più visto che ormai siamo alla decima e non sono andati a rafforzare altre squadre italiane. Che stanno abbondantemente sopra.E' antipatico dire "io lo avevo detto", ma il tag #noallegri lo ho sempre usato in ogni partita dello scorso anno ed ora è più che mai evidente. Magari le colpe non sono totalmente sue, ma questa sera è stata l'apoteosi del non gioco e del mettere in campo tirando i dati. Dodicesimi...

Tempesta in Val di Cornia

L'incessante pioggia caduta questa notte e che sta cadendo anche ora in Val di Cornia, può avere dell'incredibile. Strade bloccate così come il traffico in entrata ed uscita per Piombino. Vigili del fuoco, polizia, protezione civile: tutti quanti per gestire qualcosa che sinceramente non avevo mai visto. Sono, anzi dovrei essere, a lavoro di secondo. Pranzo da mamma che sta su ai Diaccioni e mi metto in marcia un po' prima del solito (13:10). Il fiume di mota che arriva dalla collina lo avevo già visto altre volte, non mi preoccupa troppo. Arrivato però alla scuola elementare già il primo problema: di lì, non si passa a meno che tu non abbia un fuoristrada o voglia rischiare, come qualcuno ha fatto pentendosene, la macchina. Marcia indietro e passo decido di passare dalla Coop di Salivoli, nel frattempo avviso che probabilmente farò ritardo. Sono ottimista, perchè arrivato al campo da calcio, i vigili ci fermano: da lì è troppo pericoloso. L'acqua esce anche dall'asfalto e supera gli scalini alti del marciapiede. Ho pure avuto anche un po' di paura sinceramente. Poi ho visto i video in rete di altre zone come Baratti e lì è stato pure peggio. Comunque riesco ad invertire e torno in su per le scuole medie, curvone del pattinodromo e mi proietto per uscire da Piombino. Tutto sembra filare liscio fino alla rotonda ex Poggianti. Ci fermano e ci fanno tornare indietro: non si sa quanto riaprirà. Faccio lo gnorri e per non perdere il posto in fila, arrivo alla Sol e rifaccio la strada. un'altra mezzora buona in coda. Penso anche a Valentino Rossi a Valencia che si troverà questo traffico davanti. Devo farcela. Niente da fare una volta arrivato alla rotonda mi fermo per far passare gli altri, ma il tipo della protezione civile mi cazzia. Di nuovo verso Piombino, ma non posso più fare il solito trucchetto perchè ora bloccano anche alla Sol. Gran casino. Forse una seconda strada servirebbe nevvero? Forse sarebbe bloccata anche quella.


martedì 27 ottobre 2015

Survivor (2015)




Regia: James McTeigue
Anno: 2015
Titolo originale: Survivor
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.6)
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Niente di nuovo. Difficile però, per questo genere, riuscire a trovare nuovi spunti. Lo sforzo sembra esserci davvero in minima parte con Pierce Brosnan che fa il cattivo, Milla Jovovich a spasso tra Londra e New York. Forse la parte per me più interessante sta proprio nell'ambientazione, che ripercorre luoghi e momenti a me cari. Poi il solito complotto, studiato, messo a puntino e l'eroina che praticamente da sola sventa un piano criminale e terroristico senza precedenti. Sembra inoltre che possa essere una trama legata ad un mondo più vasto, quasi da serie tv: chi è l'orologiaio? Chi è Kate Abbott? Insomma si dà uno spazio di gran lunga maggiore alle scene di azione e fuga piuttosto che ad un minimo di caratterizzazione dei protagonisti. Non inizia malaccio, con la struttura burocratica che concede i visti per gli Stati Uniti, ma poi si perde in banalità che si riducono ai soliti inseguimenti, ai poteri forti che non danno fiducia ai propri uomini migliori e così via. Passa comunque veloce e non in maniera noiosa, sebbene sai già cosa attenderti.

domenica 25 ottobre 2015

Child 44 - Il Bambino Numero 44 (2015)




Regia: Daniel Espinosa
Anno: 2015
Titolo originale: Child 44
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Senza infamia e senza lode. Buono il cast (Tom Hardy, Noomi Rapace, Gary Oldman, Vincent Cassel) e particolare l'ambientazione: la Russia sovietica del dopoguerra. Non si trovano al cinema moltissimi thriller di questo genere, forse perchè non esistono omicidi in paradiso. Purtroppo il clima di terrore dovuto alla dittatura non è ben marcato, o meglio: c'è, si respira e ed è costantemente presente, ma deve fare i conti con la trama. Quindi assistiamo a situazioni che potrebbero risultare imbarazzanti per una qualsiasi dittatura in erba, figuriamoci per i sovietici. Parlo del modo in cui i due protagonisti riescono sempre, in un modo o nell'altro, a salvarsi la vita e non essere mai giustiziati. Quando invece basta anche una sola pallottola in testa, giusto per dare l'esempio agli altri. Abbiamo così uno sfondo, su cui si muove il protagonista Hardy che potrebbe essere raccontato in maniera meno spicciola ed abbiamo il corpo della trama rappresentato dalle indagini. Alla fine entrambi i filoni narrativi risentono l'uno della presenza dell'altro, arrivando ad essere inconcludenti entrambi. Tra i due ha la meglio comunque la corrente filosofica che porta avanti il lato poliziesco, forse perchè più intrigante e più occidentalizzato. Al resto non siamo abituati, e personalmente mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa in più. Così come se vedo Tom Hardy in una parte che si presta alla sua figura ed ai suoi grugniti, voglio vedergli spazzare via gli avversari a suon di mazzate sul capo o di rutti. Le scene di lotta ci sono, un paio, ma di scarso valore, andando a sottolineare che si tratta di un altro genere di film.

Juventus 2 - Atalanta 0

Seconda vittoria in casa, netta e senza subire reti. Quindi bene il risultato, conseguenza di un gioco migliore anche se ancora con diverse sbavature da sistemare. Non è la classica partita in cui tutto va per il verso giusto, ma c'è anche da dire che gli avversari non hanno mai tirato in porta e le poche volte che si sono avvicinati all'area sono stati contenuti. L'equilibri tra difesa e centrocampo ha retto e la partita è sempre stata gestita dall'inizio alla fine. Ai fini della classifica in campionato non cambia praticamente niente, ma come mi insegna Bastiancino aspettiamo almeno fino alla partita con il Milan. La testa anzitempo ce la siamo fasciata abbastanza, ora dobbiamo intanto raccogliere risultati, poi il buon gioco (che a sprazzi non è mancato neanche oggi) dovrà avvenire con la dovuta calma. Peccato per l'infortunio muscolare di Pereyra, sebbene l'ingresso di Asamoah mi faccia ben sperare. Pogba con il suo numero 10 (+5) si è comportato in maniera altalenante: buoni alcuni spunti, migliori rispetto alle partite precedenti, ma ancora lontano dalla forma che tutti noi vorremmo vedere. Ha pure sbagliato un rigore, ma nel complesso uno dei migliori Pogba di stagione con un assist e con un tacco (con tunnel incorporato) che dà il via alla seconda rete. Dybala più che discreto: non fa il fenomeno, ma segna, fa l'assist, subisce diversi falli e si procura il rigore. Un'arma in più che andrebbe usata meno sporadicamente. Mandzukic ad eccezione del gol, fa davvero poco e non indovina un paio di situazioni che avrebbero sbloccato la partita in anticipo. Cresciuti pure Khedira e Marchisio che per il bene nostro devono accumulare minuti giocati insieme. Tre punticini che da soli non sono niente, ma la base per una ripartenza che ora non deve avere più nessun alibi.

MotoGP 2015: Sepang (Malesia)

Niente sport oggi, solo tifo. Della gara e del terzo posto conquistato sulla pista non parlo. Tanto il fatto sotto la lente di ingrandimento è solo uno: la caduta di Marquez. Da oggi so bene chi non tifare una volta che Rossi non sarà più impegnato nelle piste. Il bimbominkia si è rivelato per quello che Vale ha espresso giovedì in conferenza stampa. Palese. Basta riguardare i primi giri in Malesia per averne conferma. Volontarietà e dolo, una gara fatta esclusivamente per danneggiarlo. Mio punto di vista sul ginocchio. Quella curva è stata presa larga da Rossi, che ne ha tutto il diritto essendo davanti, Marquez si appoggia ben due volte, ed il ginocchio viene in fuori (volontariamente) mentre sempre Rossi è davanti e con contatto già eseguito due volte. Ora, sono tutti discorsi da bar, anche i miei, ma credo per correttezza non tutti possano parlare o scrivere. Perchè non tutti hanno seguito ogni gara del MotoGP e non ne conoscono le dinamiche. Non tutti hanno ascoltato le interviste, visto i movimenti durante le qualifiche, osservato nel complesso questa gara in Malesia. La cattiva fede di Marquez è netta, è certa: il suo obiettivo era non far vincere il mondiale a Vale, ed è palese. Lo dicono alla Suzuki come alla Ducati. Il fallo di reazione c'è stato, ma credo che in pista, a velocità normale, sia da considerarsi una legittima difesa. Forse eccessiva in condizioni normali, ma qui le condizioni normali non c'erano. Il comitato (Lorenzo è entrato piangendo come una fichetta) ha deciso di penalizzare Rossi facendolo partire ultimo nella griglia di partenza a Valencia. In pratica campionato finito. Puoi dire tutto quel che vuoi, scommetto che oggi la gara sarà nell'essere anti conformista per dire che Rossi ha sbagliato. Facile. E scorretto. Va visto tutto, nel complesso.

Aggiornamento:

Come previsto, sui social si è scatenato l'inferno. Un po' come quando danno gli europei di Basket e tutti diventano intenditori, senza neanche conoscere le regole. O come quando al palio si scazzottano e tutti vogliono dire la propria. Sacrosanto, ci mancherebbe. Basterebbe farlo, accettando il fatto che le opinioni nascono dall'esperienza su di un determinato argomento. E se l'argomento è il panem della giornata allora avanti a parlarne. Ad oggi comunque i tre protagonisti, nel bene e nel male hanno fatto i seguenti risultati:

Rossi: 4 volte primo, 3 volte secondo, 8 volte terzo (312 punti)
Lorenzo: 6 volte primo, 3 volte secondo, 3 volte terzo (305 punti)
Marquez: 5 volte primo, 3 volte secondo (222 punti)

Tutto molto combattuto, ed una partenza dall'ultimo posto nell'ultima gara è una cosa estremamente penalizzante. Corrono in venticinque...
Andrà come andrà, ma resta uno dei mondiali più combattutti degli ultimi dieci anni, peccato sia stato sciupato.

sabato 24 ottobre 2015

Il Signore Degli Anelli - Il Ritorno Del Re (2003)




Regia: Peter Jackson
Anno: 2003
Titolo originale: The Lord Of The Rings: The Return Of The King
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.9)
Pagina di I Check Movies
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Bestia deh, bello eh, sicuramente il migliore dei tre per quanto mi riguarda, ma lungo all'infinito. E' stata una vera maratona. Parlerò poco del film tanto tutti sanno già tutto. Mi chiedevo però come sia possibile goderselo solo andando a vedere tutta la trilogia al cinema. Io dalla mia parte ho avuto la fortuna di leggere il libro x anni fa, prima che uscisse tutto in sala ed un paio li ho visti subito. In questi giorni ho fatto tutto nell'arco di un mese e faccio ancora fatica a memorizzare nomi, luoghi e fatti. So nel mio intimo che un'impresa del genere non la ripeterò mai più, ed ho avuto solo le versioni cinematografiche non quelle estese. Stima massima per quei fan, da bava alla bocca, eseguono maratone per guardarseli tutti insieme. Comunque nel complesso prova decisamente sopra le righe in tutti i comparti: anche gli scettici ed i detrattori del genere (di cui fieramente faccio parte) non pososno far altro che rimanerne estasiati. E non lo dico solo in riferimento al comparto tecnico, agli effetti speciali, ai costumi ed alla scenografia. Già, tutto questo è da urlo, ma la vicenda nonostante le mille ore di durata è coinvolgente. Tralasciando l'epilogo un po' troppo noioso (al cinema sbadigliavo copiosamente) sono pochi i minuti che spezzano le vicende più interessanti e più epiche. E' un insieme veramente da Oscar. Non scherzo, dateglielo pure, può meritarselo.

Jurassic World (2015)




Regia: Colin Trevorrow
Anno: 2015
Titolo originale: Jurassic World
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
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Cito liberamente dalla pellicola: l'effetto WOW svanisce presto e c'è sempre bisogno di un'attrazione nuova che richiami il pubblico. E' proprio il caso di Jurassic World, che riprernde dopo una quindicina di anni il franchise ideato da Spielberg e Crichton. Lo fa in maniera autorevole, con trombe e trombette per l'adunata al cinema. Di certo l'hype era abbastanza alto, sia per noi trentenni sia per i più giovincelli ed ecco così che i dinosauri ricompaiono sul grande schermo.  Gli ultimi due terzi della trilogia non sono stati un successone da capogiro, il primo risulta ancora irraggiungibile sebbene i dati del botteghino raccontino un'altra storia. Qui siamo di fronte ad un lavoro passabile, che però come era anche ovvio, tradisce le aspettative. Insomma buono il restyling, ma se ci togliamo dalla mente gli effetti speciali riecco la solita solfa. Dubito si potesse comunque fare di più dal punto di vista della sceneggiatura e del soggetto, arrivando ormai ad un quarto capitolo che ha come compito quello di attrarre con possenti effetti speciali e mostri sempre più grossi che sbranano qua e là i malcapitati. Il tutto inizia con una ventata di freschezza: il Parco in Costa Rica funziona a dovere, tutto il mondo sa dell'esistenza dei dinosauri e lo visita facendo arrivare il bilancio più o meno alla pari. Del cast originario non c'è più nessuno (apparte l'asiatico che fa il professore genetico) quindi il taglio qui è un po' netto con i protagonisti che sono formati dalla bella manager, dal safarista dritto e tosto e dai due ragazzini combinaguai (quello piccolo è un odioso nerdaccio, quello grande fa l'adolescente menefreghista). Forse stanchi dei dinosauri canonici, ecco una nuova bestia creata mischiando i DNA di altri animali, così da renderlo più epricoloso e micidiale, nel caso dovesse scappare ad esempio da un recento. Non mancano poi le figure dei cattivi e quelle delle comparse che vengono divorate. Tutto nella norma, ovvero niente di nuovo, per la trama. Non mancano numerosi richiami al film originale, dalle magliette indossate alle location abbandonate: ma di sicuro chi guarda oggi Jurassic World, non lo vede come un sostituto migliore. E chi si avvicina per la prima volta a qusto genere, non vede niente di nuovo  di sensazionale, come invece avvenne nel 1993. Che poi è bello perchè è il primo. Oggi sarebbe carino il giusto.  Manca quindi un po' di mordente innovativo. Per questo si apprezzano gli omaggi e tutti quei otti che sai già di doverti aspettare (anzi, li esigi) se vuoi guardarlo. E direi che tutto sommato, può essere guardato senza rimpianti, consci del fatto che il primo è il primo, questa è una mossa commerciale. Se non ci fossero stati i nipotini da salvare e da guardare sarebbe stato un film migliore, con meno pretesti narrativi, facendo leva comunque su di una storia semplice e lineare. Avrei inoltre reso più distinguibili il T-Rex e l'Indominus Rex durante lo socntro finale, che quello sì è veramente bello e pompato.

San Andreas (2015)




Regia: Brad Peyton
Anno: 2015
Titolo originale: San Andreas
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.2)
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Eh lo sapevo già di cosa trattava, ma ho avuto un breve lapsus mnemonico e mi sono fatto fregare. Inconsciamente per quei primi tre secondi in cui ho preso la decisione ho pensato a San Andreas e lo ho collegato a GTA. Purtroppo, come tutti sanno invece è uno di quei devastation movie apocalittici con l'eroe di turno stracazzuto. In questo caso è The Rock che salva un totale di quattro persone (tra cui ex moglie e figlia) da un terromoto spaventoso e mastodontico che coinvolge tutta la California. Vabbeh niente di nuovo, am questi film si guardano per l'alto contenuto di azione e soprattutto di effetti speciali. Memorabile la distruzione della diga Hoover, di Downtown a Los Angeles e di San Francisco (tutta). Da questo punto di vusta tutto molto spettacolare ed esagerato, proprio come ci dovremmo aspettare. poi c'è pure la bellissima Alexandra Daddario che sebbene non le esca è un simaptico vedere. La trama poi si infittisce, essendo immancabilmente adornata con quella punta di romanticismo, e tanta altra fuffa. Storie dentro le storie che rendono drammatica ed esasperata la lotta alla sopravvivenza. Tutta merdaccia già edita. Poi deh con sti terremoti hanno pure rotto, sebbene le città vengano letteralmente rase al suolo e questa è una cosa positiva. Tanto poi, dice lui, ricostruiranno tutto. Bravo, nonostante abbia tirato in tutto il film un solo cazzotto. Poco credibile, deve fare il macellaio non il pompiere tutto fare Per le pompe c'è meglio la Daddario.

venerdì 23 ottobre 2015

Predestination (2014)




Regia: Miachel Spierig, Peter Spierig
Anno: 2014
Titolo originale: Predestination
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Porca troia. Ops, scusate, ma sono rimasto decisamente entusiasta e non so contenermi. Mi scuso anche per l'eventuale (probabile) spoiler che seguirà. E' inevitabile. O forse no. Direi di sì.  Si inizia dal principio o dalla fine? Tanto è uguale, non fa poi così tanta differenza, ma non facciamo confusione. Predestination è uno di quei film che sai già come finiscono, nel senso che sai che sarà uno di quelli che ti piacciono abbestia e ti stuzzicano la mente. Poi sai anche che si basa su di un racconto di uno dei tuoi scrittori di fantascienza preferiti, un certo Robert Heinlein che magari non sarà tra i più apprezzati, ma da un certo punto di vista è geniale. Quindi parte bene. Anzi, parte lentamente, è squilibrato con un'introduzione forse troppo viscerale, poi arriva il succo di tutta la storia. Ovvero i paradossi temporali. E qui, o per grazia ricevuta, o perchè veramente il racconto ha i contro coniglioni, o vai a sapere, ma mi pare uno dei più riusciti. Cervellotico, incasinato, ma con una sua ragione di essere e di esistere. Il paradosso da portare come esempio assoluto. E nonostante sia fantascienza pura, non pensate ad una space opera, ad aeffetti speciali straordinari o roba simile: è addirittura ambientato nel passato, neanche fosse un'ucronia. D'altra parte Heinlein non lo ha scritto ieri il racconto (Tutti Voi Zombie) e giustamente i fratelli Spierig non hanno giocato troppo sull'ambientazione, sebbene abbiano dotato la pellicola di quella verve thriller che piace ed aguzza ancora di più la nostra curiosità. Ethan Hawke e Sarah Snook sono i due protagonisti, aiutati nel compito da Noah Taylor, ed entrambi sono (ora qui c'è lo spoiler grosso, ma vi avevo già avvisati) la stessa persona che più volte si incontra nel corso della propria vita: se stesso nasce da se stesso uomo che mette incinta se stessa donna e grazie a se stesso si incontra e così via. Un circolo vizioso che solo a parlarne diventa un paradosso, tra i più improbabili e suggestivi. Potentissimo. Possentissimo. Questa parte inoltre, che parla di ermafroditi ricordiamo che Heinlein l'ha scritta a fine anni cinquanta. Beh tanta roba dai. Coraggio mostruoso, ma da lui ci si può aspettare. Un incesto inimmaginabile in cui l'uno e trino diventa realtà. essere padre e madre di se stessi non è proprio una cosa all'ordine del giorno no? E portarlo al cinema, non è molto semplice, servono delle ottime prove mimiche soprattutto da parte della bella Sarah Snook che si trasforma decisamente nell'amante uomo di se stessa ragazza. Ai fini della trama poi c'è Hawke che fa il burattinaio di se stesso, rapendosi, abbandonandosi, addestrandosi e così via. Senza contare che sarà lui il terrorista da vecchio. Secondo me inoltre il fatto di uccidersi non cambierà proprio per niente la linea temporale, ma è lui con i baffetti che farà l'attentato più grosso. Sembra di questionare sul sesso degli angeli, ma invece è abbastanza importante, poter riuscire a spezzare il cerchio o a chiuderlo. Ovviamente il film finisce quindi una parte non potrà mai essere spiegata, ma ci si può sempre arrivare. Poi però c'è anche tanto altro, che non può essere spiegato semplicemente perchè si entra nel loop di è nato prima l'uovo o la gallina. Per questo il film merita otto. Giocare a fare i professorini serve a poco, il film non lo sciupi neanche se dai le spiegazioni. Punto. Punto una sega, voglio continuare a parlarne. Come già detto,fin da principio si intuisce un po' cosa accadrà, chi è cosa e chi sarà chi, ma questo non pregiudica il buon andamento del film, perchè comunque i tasselli entrano al posto giusto e te sei lì, con una durata ben al di sotto delle due ore, che vuoi vedere dove andrà a parare. Peccato che visto una volta, scade l'effetto bava alla bocca e ci si può concentrare su poco altro, sebbene è uno di quei film ganzi da rivedere assieme a che non lo ha ancora fatto per conoscere le sue emozioni.

mercoledì 21 ottobre 2015

Beta tester per Google

Lo sono io, ma potete esserlo anche voi. E chi non vorrebbe essere beta tester di Google? Vabbeh non è che si guadagnano milioni di dollaro, anzi, magari è proprio un modo per sfruttarci ancora di più. Comunque l’importante è accettare il fatto che nessuno è obbligato, ma se volete diventare beta tester basterà andare qui e dire di essere disponibili. Verrete contattati poi da Larry Page (sempre se ha il vosto numero di cellulare) che con un forte accento veneziano vi dirà come proseguire. Se non capite cosa dice, niente paura, è tutto automatico. Si scarica una versione nuova (la 5.4) di Google e si inizia ad essere operativi. Nella pratica le beta possono essere distribuite dal canale ufficiale così beneficeremo delle nuove applicazioni per Android con chissà quali e quante bestialotte features. Ad esempio Google Now nuovo permette di sapere in anticipo i risultati dei 50 maggiori sport in tempo irreale, oppure puoi archiviare anche oggetti solidi, di piccole dimensioni ovvio, su Drive. Youtube ha una funzione per i non vedenti e Rewards  oltre che i sondaggi fa anche quiz e trabocchetti. Ne vedrete delle belle, davvero. Non fatevi intimorire dagli alpha tester, loro fanno i fighetti perchè sono proiettati ancora più nel futuro, ma parlano una lingua talmente strano che non si capiscono neanche tra di loro. I beta sono i migliori, date retta.

Juventus 0 - Borussia M'Gladbach 0

Irritante vedere la Juventus non riuscire a segnare contro la squadra che, ad eccezione del difficile nome da pronunciare, non ha il poter di creare alcuna preoccupazione. Non perchè siamo forti noi, ma proprio in quanto questi tedeschi sono scarsi. Decimi nel loro campionato, ed ok che questi dati non contano molto, ma arrivare a fare due solo tiri nello specchio della porta è davvero poca cosa. Ancora troppe disattenzioni, troppa leggerezza, manca oltre al bel gioco anche l'agonismo che dovrebbe contraddistinguere queste gare. Detto questo, è sempre un piacere passare il mercoledì a godersi la Coppa (non il trofeo Berlusconi) e poter essere i primi del girone, nonostante tutto.

Professione Inventore (2010)




Regia: Trent Cooper
Anno: 2010
Titolo originale: Father Of Invention
Voto: 3/10
Pagina di IMDB (5.8)
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Veramente tremendo. Una storia piatta, poco divertente, con troppi personaggi, nessuno dei quali di spessore. La classica smielata e stucchevole morale che fa veramente vomitare. Mi domando come Kevin Spacey, non solo attore, ma anche produttore, sia potuto scendere così in basso. Situazioni insensate, un muscuglio di clichè accennati per poi essere abbandonati e ripresi successivamente. Nessun mordente che ti spinga a continuare a vederlo già passati i primi dieci minuti. Noioso, recitato in maniera pessima e svogliata, con una trama che non è adatta neanche ai bambini, pena la caduta nella disperazione più profonda. Lasciate perdere.

martedì 20 ottobre 2015

American History X (1998)




Regia: Tony Kaye
Anno: 1998
Titolo originale: American History X
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (8.6)
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Top. Sicuramente tra i miei film preferiti. Protagonisti due straordinari Edward Norton ed Edward Furlong. Che poi quest'ultimo sia quasi sparito dalle pellicole che contano per me resta un mistero. Ed un dispiacere. Una pellicola drammatica sul tema del razzismo e dell'odio, con un punto di vista atipico e quasi pericoloso, ma raccontato in maniera riflessiva e pungente. Le ingiustizie sociali che si riversano nella vita dei giovani, siano essi bianchi o neri, lo spreco dovuto alla rabbia, l'impoternza dilagante che non ti permette di uscirne. American History X non è un documentario di denuncia, è un film altamente psicologico che ti prende e si fa seguire con garbo. Molto violento in alcune scene, quella del marciapiede è praticamente ineguagliabile, ottimi i dialoghi, suggestivi i flashback grazie a i quali si ripercorre la via dell'odio vista da un adolescente che si trova dentro una probabile situazione più grande di lui. Visto il tema forte ed il circolo vizioso, in molti avrebbero preferito (tanto che nasce una possibile leggenda metropolitana) un finale in cui l'odio richiama l'odio. Sarebbe stato forse molto apprezzato anche da me, al posto del rilassante finale con tramonto. Ma c'è anche da dire che quel che succederà dopo è un campo aperto all'immaginazione. La forza di volontà ed il vivere in pace, senza perdere tempo ad odiare è il messaggio che sta alla base della pellicola, quello che capisce Derek dopo la prigione, quello che percepisce Danny confrontandosi con la tesina. Ad ogni modo un cult quasi irraggiungibile, da vedere a tutti i costi.

lunedì 19 ottobre 2015

Catherine Asaro - Un Ponte Sull'Abisso




Autore: Catherine Asaro
Anno: 1992
Titolo originale: Walk In Silence
Voto: 1/5
Pagine: 115
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Trama del libro e quarta di copertina:

Collocato all'interno del ciclo dell'impero Skoliano, questo romanzo racconta la storia del tenente colonnello Jess Fernandez, ufficiale del Corpo Spaziale dei Mondi Alleati e comandante della nave spaziale Silver Tide. La vicenda comincia con l'incredibile rivelazione che Jess sarebbe incinta. Non ricorda di aver avuto rapporti sessuali e neppure di essersi rivolta a qualche Banca del Seme. Unica sua distrazione l'ha avuta con un cefeano: Ghar Ko, ambasciatore del pianeta Cefeo. Ma i cefeani possiedono un DNA che non è compatibile con quello umano, quindi è impossibile che sia rimasta incinta da quel rapporto. E allora cos'è successo? 

Commento personale e recensione:

 Ci sono rimasto un po' male, non credevo mi capitasse di leggere un romanzetto breve così brutto. Infarcito di di lve story per giunta. Boh sarà che fa parte di un ciclo e sono digiuno di tutti gli altri romanzi, ma mi sono trovato spiazzato: leggevo qualcosa di cui non mi sentivo parte. Alcune cose sanno anche di macabro, perchè le descrizioni evidentemente non rendono giustizia a quanto accade nella trama. Due specie differenti che si innamorano mi sa molto di zoofilia spinta. Non per fare l'antico, ma non ci ho visto poi niente di così romantico. Dai, passabile, la fantascienza ci ha regalato prove migliori, anche senza il bisogno di essere così audaci.

domenica 18 ottobre 2015

Inter 0 - Juventus 0

9 punti. E questo dovrebbe bastare e dirla tutta. Ma si può continuare a sperare in qualcosa (cosa?) e vedere gli aspetti positivi che sono venuti fuori solo nel secndo tempo, oppure continuare ad essere realisti rischiando di essere tacciati per disfattisti. L'Inter è stata una squadra mediocre e le migliori occasioni le abbiamo avute noi, senza però giocare in tranquillità e rischiando veramente troppo. Il pareggio, anche se fuorti casa, arrivati a questo punto del campionato con i risultati che abbiamo ottenuto, è davvero poca roba. Troppo poca. A conti fatti in questa giornata di campionato (è ovvio) con un punto, hai solo perso rispetto a chi ti sta sopra, non hai eseguito la svolta che doveva esserci. Poi ok siamo tutti allenatori, ma inserire tre uomini reduci da infortuni (Morata, Marchisio e Pogba) più Khedira che forse non è ancora al cento per cento, sa quasi di suicidio cosmico. Fortuna che c'è Barzagli. Fortuna che l'Inter è l'Inter. E comunque nove punti. Otto partite giocate, nove punti fatti. Tanto per dire: domenica vai contro l'Atalanta, ed anche se vinci (SE) resta sopra....

L'Uomo Con I Pugni Di Ferro 2 (2015)




Regia: Roel Reinè
Anno: 2015
Titolo originale: The Man With The Iron Fists 2
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (4.2)
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Ok, il primo non lo ricordo quasi per niente, ma so che non aveva brillato molto. Qui si segue la stessa linea, ma in maniera peggiore. Arti marziali, location asiatica con cinesi dalla faccia americana ed una trama molto ridicola. RZA resta lo sceneggiatore, ma la regia passa nelle mani di Roel Reinè che non fa un buon lavoro. Con tutto il rispetto per il bel cinema c'è però da spezzare una lama di ferro a favore questo film: sai già cosa ti si presta davanti una volta arrivato a leggere metà del titolo. Di conseguenza, cosa aspettarsi di più? Tante scazzottate, che in effetti ci sono. Botte in pieno stile di arti marzialicon un western atipico. Però anche da questo punto di vista, il soggetto e la sceneggiatura sembrano prendere ingiustamente il sopravvento. Si cerca infatti di equilibrare la storia inserendovi inutili elementi e colpi di scena che tolgono spazio ad una vera e propria sfilza di combattimenti all'ultimo sangue. Anche quello finale è troppo corto per essere gustato. Batsa che il cattivo finisca in acqua e RZA lo colpisca a pugni uniti per fargli scoppiare la testa. E poi il bel lieto fine. Ci stava bene che ci fosse molto più sangue, anche se non manca, ed una serie di incontri alla Street Fighter, ma ci sono troppi vuoti da colmare. Visti gli insuccessi del primo e del secondo, dubito che vedremo ma un terzo, ma non si sa mai.

MotoGP 2015: Phillip Island (Australia)

Tutto da rifare. Gara fantastica, bellissima, ma tutto da rifare per Rossi che arriva soltanto quarto preceduto da Marquez, Lorenzo e Iannone. Punti preziosi che sono stati divorati da Lorenzo nei confronti di Vale. Poteva andare peggio (l'ultimo giro lo spagnolo era primo), ma vista la pista tutti pensavamo in qualcosa di meglio. Almeno in termini di risultati, perchè questa pista, nel bene e nel male regala sempre ottime emozioni. E lo si è visto subito, fin dalle prime curve con sorpassi e contro sorpassi. Difficile tenere il conto di quante volte all'interno del quartetto finale si siano scambiati di posizione. Impossibile prevedere il risultato finale quando nonostante tutta la buona volontà nessuno riesce a mettersi in fuga. Peccato perchè le prossim saranno più difficili per il Dottore, che deve provare a mettersi davanti a Lorenzo. Nota di colore: Iannone si è mangiato il gabbiano, come Kajimiro fece con il piccione.

sabato 17 ottobre 2015

Il Castello Errante Di Howl (2004)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2004
Titolo originale: Hauru No Ugoku Shiro (ハウルの動く城)
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
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Beh cosa posso dire senza risultare peccaminoso nei confronti del Maestro Miyazaki? Pochissimo: riesce nell'intento di creare un connubio tra il fantastico e quella piccola vena di fantascienza (qui chiari i caratteri steampunk) che piace a tutte le persone serie. Il romanzo da cui è tratto è della occidentale Diana Wynne Jones e così, come spesso accade, anche l'ambientazione che ricorda un po' un Austria dei primi anni del secolo scorso, con l'aggiunta della magia e di quei tipicissimi temi che lo Studio Ghibli ha sempre trattato: una morale non velata che aleggia per tutto l'anime. La trasposizione è del 2004 e si ha un'opera di rinnovamento con l'utilizzo, mai prepotente, della computer grafica che muove ad esempio il Castello Errante di cui il titolo. Non mi dilungo oltre sulla tecnica utilizza, sul capolavoro delle tavole disegnate a mano, sui contrasti dei fondali nelle scene notturne e sui preziosi dettagli che coinvolgono volti dei protagonisti e paesaggi, strutturi, mezzi di trasporto. Passo quindi alla trama, senza notare le differenze con il soggetto originale (non ho letto il libro) e soffermandomi sull'audacia con cui vengono presentati i protagonisti. Sophie è sicuramente la regina di tutto quanto, l'eroina amata da famiglie, nerd dell'ultim'ora, appassionati di fiabe e semplici spettatori, ammaliati dal disegnatore giapponese. Però la trama non si limita a lei soltanto: sono continue, e mutevoli, le aggiunte di animi umani modellati sulla storia: da Howl stesso a Rapa, dalla Strega delle Lande a Calcifer, da Markl a Madam Suliman, sono tutti quanti ben caratterizzati sebbene appaiano alquanto improvvisamente, ed altrettanto repentinamente muta il loro modo di agire. Le quasi due ore di pellicola sono impegnative, di spessore e ed i numerosi cambi di registro sono un tantino difficili da seguire, eppure si resta incollati allo schermo ammaliati dalla magia ora e dalle macchine volanti dopo. Sullo sfondo, sempre quella inutile e distruttiva guerra che arriva senza motivo e senza motivo apparente cessa. Quasi a sottolinearne la bruttezza in ogni sua forma, compresa l'esistenza stessa. Forete e d'impatto la parte drammatica come quella romantica, che lo rende un film adatto a tutte le età. 
Il bluray è fenomenale: video strepitoso ed audio originale giapponese ed italiano in HD Master Audio 5.1 che lo rende ancora più prezioso come i seguenti extra:
  • Intervista a Diana Wynne Jones (7 minuti)
  • Miyazaki visita la Pixar (16 minuti)
  • La computer grafica (20 minuti)
  • Storyboard
  • trailer


giovedì 15 ottobre 2015

Tomorrowland - Il Mondo Di Domani (2015)


Regia: Brad Bird
Anno: 2015
Titolo originale: Tomorrowland
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (6.5)
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C'è speranza. Eh sì, con Tomorrowland c'è davvero speranza. non mi riferisco tanto alla trama del film ed ai suoi contenuti in stile Disney, ma a ciò che potrebbe rappresentare per le nuove generazioni. Queste purtroppo cresceranno con i vari Hunger Games, mentre a noi fortunati è capitato altro. Abbiamo visto tutto ciò che gli anni ottanta ci hanno proposto, lo abbiamo digerito ed assimilato con tanto orgoglio e lo riproponiamo costantemente con nostalgia. Tomorrowland, è un film del 2015 con gli ingredienti vincenti di tre decadi fa. Sarà apprezzato da chi porta con sè quella vena nerd con cui scalpita appena vede un gadget cinematografico della propria infanzia e riesce ad immedesimarsi sia in Clooney che in Britt Robertson e strizza l'occhio alla fantastica Raffey Cassidy. Ma sarà apprezzato anche dai più giovani che inizieranno uno stimolante processo di empatia verso i protagonisti fanciulli. Avventura, azione, futuro, invenzioni, viaggi in altre dimensioni. Boia, tanta carne al fuco che forse non verrà cotta al punto giusto, ma ci sono le basi, semplici, per essere un qualcosa di vincente. Complessivamente è quasi un mix senza una parvenza di di fedeltà con se stesso: adatto alle famiglie, ma anche con persone che muovono e la brutalità di una distopia che non ha fiducia nella nostra umanità. La bellezza di un futuro perfetto in contrasto con i cataclismi ed i mali che annebbiano il mondo. Io ci ho ritrovato molto, quasi tutto, di quegli anni ottanta tanto amati. Non diventerà un blockbuster di quelli assoluti, questo è vero, ma sono sicuro che negli anni sarà apprezzato e potrebbe essere un cult per i nati in questo millennio. Promosso a pieni voti ed ecco, s', vorrei che il mio possibile figlio Oscar Kevin lo guardi.

mercoledì 14 ottobre 2015

Humax Digimax Recorder

Visto che ora va tutto bene è tempo di presentare il nuovo gioiellino di Home 2.0 per godersi a premio regime il digitale terrestre. Humax presenta il nuovo videoregistratore digitale terrestre che ha a bordo tutta la tecnologia per rivoluzionare il modo di guardare la TV (e non solo).
La sua semplicità d'uso, grazie ai menù intuitivi, la programmazione diretta da EPG li rende adatti per tutta la famiglia. Il tutto in un design ed una qualità costruttiva da toccare con mano.

Il nuovo DIGIMAX RECORDER rende semplice quello che è sempre stato complicato con i vecchi videoregistratori: la programmazione delle registrazioni.
Non serve usare il timer o affrontare procedure complesse: dalla guida elettronica programmi si sceglie un evento e poi basta premere il tasto rosso. La scelta del canale, dell'ora di inizio e di fine, avvengono automaticamente. A te non resta che guardare il tuo programma quando vuoi.
  •  Compatibile MHP per l'accesso ai contenuti OTT gratuiti Rai Replay, La7 ondemand, Cubovision etc
  • NEW! Certificato con il nuovo bollino TivùOn*
  • NEW! Riproduzione di una registrazione anche mentre è in corso*
  • Doppio sintonizzatore digitale terrestre HD
  • Registrazione in alta definizione su cartuccia di memoria (non inclusa)
  • Possibilità di guardare un canale mentre se ne registra un altro
  • Menù OSD multilingua (italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese e arabo)
  • Risoluzione video di 1080p/1080i/720p/576p/576i
  • Riproduzione di contenuti multimediali da USB e SD Card
  • Slot "Common Interface" per modulo CAM/pay TV
  • Guida elettronica EPG
  • Controllo parental
  • Aggiornamento automatico software via etere (OTA)
  • Compatibile con contenuti On-Demand OTTV (Over the Top TV)
  • Porta Ethernet
  • Wi-Fi tramite adattatore USB (non incluso)
  • Accesso ai contenuti multimediali di rete locale, PC, NAS


Film, serie TV, programmi e molto altro, On-Demand

Inifinty è un servizio di video On-Demand online con film, fiction, serie tv, cartoni animati. Consente di vedere subito il contenuto via streaming attraverso una linea internet a banda larga.
RaiReplay permette di rivedere gratuitamente i programmi andati in onda negli ultimi 7 giorni su Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 5 e Rai Premium.
LA7 On-Demand per rivedere gratuitamente i programmi degli ultimi 7 giorni di LA7 e La7D.
Rewind permette di rivedere gratuitamente i programmi andati in onda negli ultimi 7 giorni sui canali Mediaset.
Cubovision consente di vedere contenuti video On-Demand.

Certificazione TivùOn

Tivùon! è il nuovo bollino che si aggiunge al bollino HD o al bollino HD Ready di tivùsat e/o al bollino DGTVi oro. Un decoder o televisiore munito di tivùon! garantisce una fruizione sicura dei contenuti e servizi interattivi - film o contenuti on demand anche trasmessi in tv nei giorni precedenti - come ad esempio il nuovissimo servizio di video e film on-demand Infinity.

Registrazione su unità di memoria rimovibile

Puoi vedere, registrare, rivedere, cancellare e mettere in pausa diretta, oppure guardare in differita i tuoi programmi preferiti. Il tutto con l'incredibile qualità dell'alta definizione che né i DVD-recorders né i vecchi VHS erano in grado di darti.
Inoltre le registrazioni possono essere esportate facilmente su una memoria esterna -come per esempio una chiavetta USB o un HDD esterno USB - in modo da potere essere poi riprodotte da PC o da altri dispositivi.


Doppio sintonizzatore digitale terrestre HD

Il doppio sintonizzatore, oltre alla possibilità di guardare un canale mentre se ne registra un altro oppure di registrare 2 canali contemporaneamente, rende più gradevole lo "zapping", in quanto le "preview" dei canali in diretta vengono mostrate nella barra laterale mentre si sta guardando un programma.
Inoltre, la programmazione delle registrazioni può essere fatta senza preoccupare se due di esse si "sovrappongono".


HDTV: il mondo in alta definizione

L'alta definizione (HD) è decisamente più rilassante per gli occhi. Rispetto alla definizione standard, l'HD offre dettagli più nitidi, gradazioni migliori, colori più veri e contrasti e contorni più precisi.
Collega semplicemente il cavo di interfaccia HDMI (High-Definition Multimedia Interface) a qualsiasi sorgente HD per godere di immagini e suoni ottimizzati ogni volta che vuoi.


Time Shift Recording/Pausa in diretta

Ora puoi controllare il tempo: riproduci il tuo spettacolo preferito mentre lo registri, mettilo in pausa e riprendi quando sarai pronto. O guarda e riguarda le tue scene preferite saltando quelle che non ti interessano. Il time Shift Recorder registra fino a 90 minuti di "storia" del programma che stai guardando, e non richiede alcuna impostazione manuale.
Quando lo desideri, senza dovere impostare alcun menù, puoi fermare la diretta premendo il tasto pausa oppure rivedere una scena come se stessi guardando un DVD!


Controllo parentale

Questa funzione permette di bloccare i programmi usando un PIN, in modo da evitare che qualcuno - per esempio i bambini - accedano a programmi che riteniamo non adatti a loro.


Contenuti multimediali

È possibile la riproduzione di contenuti multimediali dei formati più diffusi tramite l'utilizzo di molteplici tipi di sorgenti quali, per esempio:
  • chiavette USB
  • schede SD
  • HDD esterni USB
  • connessione alla rete locale
  • connessione WI-Fi (tramite adattatore opzionale)


Registrazione da EPG

È possibile programmare la registrazione direttamente dall'EPG (Guida Elettronica Programmai), che viene aggiornata automaticamente via Etere. La funzione di registrazione da EPG rende semplicissima e molto veloce la pianificazione delle proprie registrazioni. Basta premere due tasti, ed il gioco è fatto!
Inoltre, il doppio sintonizzatore permette di programmare anche registrazioni di 2 programmi che vengono trasmessi in contemporanea su canali diversi; quindi non ci si deve preoccupare troppo di verificare le registrazioni pianificate in precedenza.


La Pay TV tramite CAM

Il videoregistratore supporta tutte le CAM ufficiali sia SD che HD (CI+ 1.3) per la visione di contenuti PAY TV.
(Chiaramente in questo caso potrebbe essere necessario l'abbonamento ad un servizio a pagamento).
Riguardo la possibilità di registrare o copiare programmi PAY, la scelta dipende dalla singola emittente e/o dal singolo contenuto.


Humax TV Portal

Il portale Humax consente l'accesso ai maggiori social network quali per esempio:
  • YouTube
  • Facebook
  • Twitter
e, tramite l'Appmarket di Humax, è anche possibile scaricare tante altre app. In questo modo Digimax Recorder permette di accedere a moltissimi contenuti video e non solo, anche tramite le applicazioni multimediali presenti sullo "Humax TV Portal" e i servizi On-Demand, che sempre più emittenti mettono gratuitamente a disposizione del pubblico.

Migrazione a Mediaset Premium (Odissea #4)

Commosso. Non galvanizzato, ma commosso. Non ci speravo più onestamente, quasi pronto a farmi un'idea di non vedere mai più la Juventus in Champions... E' stata più grossa di quando scalai l'Everest a mani nude o di quando la Regina mi nominò Baronetto. Dopo quasi due mesi (qui e qui vicende passate a piangere sconsolato) ecco che lo Humax prende vita e lancia alla tv quel segnale tanto sognato. E' vita, il cielo è azzurro sopra Piombino, chi se ne frega se oggi piove. Cavi di qui, di là, il condominio vecchio di mille anni, LTE assassino, la sfortuna che regna sovrana. Ma ora ci siamo.  Mai più scuse, mai più impedimenti. Ormai era una sfida a senso unico: io contro Mediaset. Speriamo falliscano, tanto ormai questa l'ho vinta. Schifosi. Esseri immondi.

martedì 13 ottobre 2015

Allen Steele - Ieri E Domani


Autore: Allen M. Steele
Anno: 2010
Titolo originale: Ieri E Domani
Voto: 3/5
Pagine: 154
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Trama del libro e quarta di copertina:

Due indimenticabili classici: "Morte di Capitan Futuro", Premio Hugo 1995, "Dove gli angeli temono d'avventurarsi", Premio Hugo 1998

MORTE DI CAPITAN FUTURO
Capitan Futuro, supremo nemico del male, era noto a tutte le razze del sistema solare. Era un avventuriero di alta e robusta corporatura, con capelli fulvi. Un uomo gioviale sempre sorridente ma allo stesso tempo sempre pronto a menare le mani e soprattutto a essere implacabile contro tutti gli oppressori e gli sfruttatori della razza umana e di quelle planetarie. Dotato di grande audacia e determinazione, univa queste doti a una profonda padronanza scientifica, tanto da aver tracciato, a difesa della giustizia, una scia luminosa tra i nove mondi.

DOVE GLI ANGELI TEMONO D'AVVENTURARSI
... Lo hanno descritto come un disco volante di circa venti metri di diametro e sei d'altezza, che volava senza alcun mezzo di propulsione visibile. 
Stava entrando nell'atmosfera terrestre con un angolo di 47 gradi circa, a una velocità superiore a Mach 2.
... Non sapevano con cosa avessero a che fare, ma il fatto che l'oggetto avesse rinunciato all'invisibilità tendeva a suggerire che gli occupanti non fossero ostili. Avevano bisogno di altro tempo per studiarlo; magari non veniva dalla costellazione del Cancro, ma di certo nemmeno dal Tennessee.

Commento personale e recensione:

Iniziamo dal titolo, azzeccato per questa brevissima raccolta contenente due soli racconti. Ieri sia per il richiamo a Capitan Futuro che per il viaggio nel tempo passato, domani sia l’avventura da space opera che per quel tocco di fantastico che ci viene portato dagli uomini del futuro. Entrambi si leggono con semplicità, non nascondo di preferire che, ha una sua più forte originalità rispetto all’altro, ma è estremamente facile abbandonarsi alle pagine e farsi prendere dalla lettura. Non a caso, hanno vinto il premio Hugo.  In un certo senso, sono tornato a rivivere Asimov. Non so chiaramente perchè: forse con una sorta di nostalgia che richiamava Lucky Starr o qualcosa di simile a Paria dei Cieli? Boh, fatto sta che nonostante non sia un grandissimo amante di racconti, questi mi hanno preso abbastanza.

lunedì 12 ottobre 2015

21 (2008)




Regia: Robert Luketic
Anno: 2008
Titolo originale: 21
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Eh lo vidi già tempo fa e mi era piaciuto molto di più: forse alla seconda visione si esaurisce l'effetto divertimento dato dall'innovativo modo di fare soldi a Las Vegas. Tavoli verdi, fiches, suite prestigiose, limousine, bella vita insomma. Ed il genietto matematico (Jim Sturgess) che con l'aiuto del truffaldino professore (Kevin Spacey) vince il sistema e si innamora della bella ragazza (Kate Bosworth). Il modo in cui si racconta la storia è vivace ed interessante, forse un po' lungo in alcune parti che però non annoiano. La svolta finale arriva ormai nell'ultimo quinto della pellicola e, per forza, doveva succedere qualcosa. Il film cavalca l'onda adrenalinica che si vive ai tavoli di gioco rifacendosi un po' ai moderni Ocean's ed in parte rubando scene ed omaggiando Rainman. Il risultato finale è buono, c'è anche spazio per un po' di azione che non guasta mai, ed un buon realismo che fa ricredere che tutto sia semplice come bere un bicchier d'acqua. Peccato che, a parte i protagonisti, gli altri personaggi non siano molto solidi, ma rappresentino sono stereotipi del giocatore o del nerd secchione o dell'addetto alla sicurezza cattivo. Il film si fa comunque ben vedere, si riesce a seguire con attenzione e passano due ore in completa armonia.

domenica 11 ottobre 2015

Spy (2015)




Regia: Paul Feig
Anno: 2015
Titolo originale: Spy
Voto: 6/10
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Divertente e ben eseguito, certo non come il geniale Kingsman, con cui mi viene automatico di fare un paragone, ma certamente simpatico per passare una serata in compagnia. Le storie di spionaggio hanno già raccontato quasi tutto ed esistono filoni come quello di 007 inossidabili che hanno il sopravvento sul pubblico, quindi alcuni creano commedie o parodie a riguardo. Qui il risultato è davvero azzeccato sia per quanto riguarda l'improbabile protagonista Melissa McCarthy sia per il forte appoggio di due tipi come Jude Law e Jason Statham. Il primo, forse per colpa del proprio personaggio, non è incisivo quando il marcantonio calvo che diverte e si diverte prendendosi abbondantemente in giro. Le sue gag, da uomo duro e tutto d'un pezzo, sono forse le più riuscite: riesce a non prendersi sul serio e dà quel colpo di vitalità ed azione che sarebbe potuto mancare nella trama. Storia ad ogni modo lineare, ma arricchita da alcuni colpi di scena non esattamente inaspettati. Molto facile prendere in simpatia la McCarthy ed il suo rocambolesco modo di essere un agente speciale a tutti gli effetti. Risate non sguaiate, ma deliziosi sorrisi.

Fuori porta ligure

Notoriamente sono un uomo dedito all'arte ed all'intellettualità ed è così che questo fine settimana, ho deciso di passarlo a discutere di tauromachia ed autocombustione tra gentiluomini, come mi si compete. Al Palazzo Ducale di Genova c'è la mostra Dagli Impressionisti A Picasso, che detta in breve ci permette di godere delle opere del Detroit Institute of Arts. Molto ben curata (grazie anche alle audio guide) e completa, riusciamo a vedere con calma ed ammirazione tutti i dipinti esposti, riuscendo a coglierne il significato così da essere apprezzati fino in fondo. Non si tratta di opere o artisti minori, ma di veri e propri gioielli artistici, che potrete (un giorno che sarà pronto) vedere meglio sul blog di Semplicemente Riccardz. Intanto un assaggio di alcune delle opere presenti. Basta un salto su Wikipedia per sfregarsi le mani:

Camille Pissarro - il sentiero 1889

Claude Monet - gladioli 1876

Pierre Auguste Renoir - donna in poltrona 1874, bagnante seduta 1903-1906, il pierrot bianco 1901-1902

Carolus Duran - allegra compagnia 1870

Henry Gervex - scena di caffè a Parigi 1877

Edgar Degas - donna bendata 1872, ballerine nella stanza verde 1879,  violinista e giovane donna 1871, mademoiselle Malot 1877, cavalcata al mattino 1866

Paul Cezanne -  tre teschi 1900,  la montagna Sainte-Victire 1904, Madame Cezanne 1886

Gustave Courbert - bagnante addormentata vicino a un ruscello 1845,  bagnanti 1880

Felix Vallotton - nuda con la vestaglia sul ginocchio 1904

Maurice Denis - la Depeche de Toulouse 1892

Odilon Redon - evocazione di farfalle 1910

Pierre Bonnard - donna con cane 1924

Vincent Van Gogh - autoritratto 1887,  la sponda dell Oise a Auverse 1890

Henri Matisse - il caffè 1916, la finestra 1916, papaveri 1919

Amedeo Modigliani - giovane uomo col cappello 1919, ritratto d'uomo 1916,  ritratto femminile 1917

Max Pechstein - sotto gli alberi 1911

Wassily Kandinsky -  studio per dipinto con forma bianca 1913

Otto Dix - autoritratto 1912

Emil Nolde - girasoli 1932

Ernst Ludwig Kirchner - paesaggio di montagna al chiaro di luna 1919

Oskar Kokoschka - l elba a dresda 1921

Pablo Picasso - la bottiglia di Anis del mono 1915, donna in poltrona 1923, ritratto di Manuel Pallares  1909, testa di Arlecchino 1905, ragazza che legge 1938

Come dicevo, una bella lista, di quelle che sicuramente non passano inosservate. Comunque la parte CULturale lascia lo spazio a quella CULinaria. Da Maria in vico Testadoro si mangia alla grande. o meglio, la cucina è quella casereccia e l'ambiente pure, con tovaglie rosse che fanno tanto italiano e piastrelle verdi ai muri, menù scritto a mano. Primo, secondo e dolce costa dodici euro a testa. Promossa a pieni voti. A questo punto non ci resta che digerire fino al porto dove entriamo nell'abbastanza mastodontico Galata Museo del Mare, su più livelli e con la visita anche al Nazario Sauro. Al ritorno il treno non ferma a Cà di Boschetti (da leggere velocemente). Peccato. Il giorno seguente, ovvero oggi, veloce visita a Sarzana con fermata al Borgo 21, ristorante altamente consigliato. Ma perchè scrivere ancora? Ci sono delle foto bellissime, artistiche e d'autore che potete visionare con tutta calma

MotoGP 2015: Motegi (Giappone)

Gara stranissima, pazza. In questi casi, ed un fondo di verità c'è sempre, si dice che è sconsigliata ai deboli di cuore. i più fortunati possono vantare il fatto di aver messo la svegli alla 7:00, come in un normalissimo feriale, per potersi godere la pista giapponese della Honda. Beati loro, io ho dovuto seguirla in differita, registrata, stando ben attento a non seguire i social network. Pista bagnata: benissimo, la danza della pioggia ha avuto effetto, e Valentino ha dimostrato di essere il migliore di tutti, anche in queste condizioni. Però Lorenzo ha un manico devastante, i primi giri viaggia a velocità da extraterrestre, irraggiungibile come quasi sempre quest'anno. E quando sta davanti, in pratica non lo riprendi più. E' il tipo di gara che predilige, ma ad un certo punto sembra stabilizzarsi e Vale, sempre secondo non perde poi troppo e si assesta sui tre secondi - tre secondi e quattro. Vabbeh, penso, gara finita e noiosa, cinque punti guadagnati dallo spagnolo. Poi, improvvisamente dalle retrovie arriva Pedrosa, che tutti noi erroneamente lo abbiamo sempre chiamato Camomillo. Un fulmine a cielo nuvoloso: fa fuori prima Dovizioso, poi recupera su Vale in pochissimi giri, e lo passa. A questo punto Lorenzo sta recuperando ben nove punti nel mondiale, ma non ci stiamo preoccupando troppo perchè è chiaro che le gomme delle due Yamaha siano alla frutta. Ecco che Pedrosa svernicia pure il connazionale e Rossi ne approfitta per rosicchiare decimi fondamentali a Lorenzo stesso, sempre più in difficoltà. Lo supera e guadagna un secondo posto che lo porta a +18 con tre gare al termine. Inizio a crederci sempre più fortemente, la prossima è l'Australia.