Regola numero uno del Fight Club: se fa freddo non giocare. Ma qui non siamo al Fight Club, roba da mammolette, qui si fa sul serio. Ed anche se hai gli stinchi diacci marmati, devi correre (sì, vabbeh), colpire quella palla e cercare di salvaguardare le caviglie. Impresa ardua e stoica, letteralmente da brivido. Ma noi giocatori di quasi professione, siamo abituati ai sacrifici e ne è la prova pure questo articolo scritto con il sangue solidificato che non mi scorre nelle vene. Stremato sono riuscito comunque a giocare scoprendo, dopo trentacinque anni un trucchetto niente male: se vuoi correre meno, stai dietro, non davanti. Semplicissimo. Se è uno contro uno lo stendi. Se è due contro uno, stai fermo che tanto non puoi farci nulla. Il guaio è che alcuni neanche hanno visto Baresi piangere, quindi nell'anima corrono senza un domani. Noi invece siamo molto più riflessivi ed usiamo il campo in maniera peripatetica, filosofeggiando su possibili schemi e traiettorie. Comunque oh, ridendo e scherzando, oggi più di undici chilometri.
Nessun commento:
Posta un commento