Regia: Dean Israelite
Anno: 2015
Titolo originale: Project Almanac
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Ho un debole per queste storie. Viaggi nel tempo, seconde chance, paradossi temporali, loop. Mi gasano, non lo nascondo. Anche guardando un film come questo, che a conti fatti è deboluccio e non proprio originale, mi sale l'adrenalina e la tensione. Bello, mi piace quando ci sono queste emozioni. Mi riporta al mitico The Butterfly Effect, in chiave più positiva però, meno drammatica.Ok fine dell'entusiasmo. Il tema è già stato trattato mille molte, anche in maniera più scientifica, o più fantasiosa, o più terrificante o più qualcosaltro. Come dicevo quindi nessuna originalità sulla questione principale: è possibile tornare indietro nel tempo (punto uno) e cambiare le cose (punto due)? Sì, bene, benissimo. I protagonisti, giovani studenti, sono accattivanti e fanno inizialmente quello che tutti noi faremmo se potessimo viaggiare nel tempo, ovvero rimediano ai propri errori scolastici, scommettono facendo soldi, si prendono delle rivincite contro i bulli. E va bene, ma perlopiù lo fanno in maniera stupida senza raccogliere poi chissà quali risultati. Ripetere un'interrogazione tre volte è da idioti quanto sbagliare l'ultimo numero della lotteria perchè scritto male. Ma vabbeh, la sceneggiatura vuole sottolineare che non tutto è semplice e che per rimediare a qualcosa serve un buon impegno. . Fuori da ogni dubbio però che mi ha divertito. Proprio inteso nel senso che mi ha intrattenuto e lo ho guardato tutto d'un fiato con l'acquolina in bocca. Poi se assomiglia troppo ad altre cose già viste (che mi sono piaciute) tanto meglio. La cosa forse peggiore è il girato: come un mockumentary. Sinceramente
non apprezzo la camera finta che deve essere realistica. Preferisco le
narrazioni tipiche, queste possono andar bene una volta ogni tanto, ma su un film che potenzialmente mi piace, mi fanno un po' incazzare. E poi per colpa di sta cosa, non riusciamo a goderci quasi mai la biondina (una sconosciuta Virginia Gardner) perchè quasi sempre è lei ad usare la telecamera. Insomma, sprecata. Ma il film, ripeto ci può stare alla grande.
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