Regia: John Ford
Anno: 1940
Titolo originale: The Grapes Of Wrath
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
Anche fin troppo semplice guardarlo e restarne ammaliati per tutte le due ore del film, con un soggetto del genere che si basa sull'omonimo romanzo di Steinbeck. Eppure non si può pensare che avere tra le mani una pietra miliare della letteratura americana e mondiale possa garantire un successo anche per la sua trasposizione cinematografica. Ebbene, tralasciando la trama (è tema da tesi, figuriamoci se posso contribuire con qualcosa di utile tramite il blog), Furore riesce ad avere una potenza inaudita: pietà, forza d'animo, resa, lotta... La Recessione e la povertà, un mondo di vinti e di prepotenti, ma anche di buoni propositi, di speranza, di ricerca. Tutte queste, e molte altre, vengono fuori come si trattasse di un buon raccolto. Eppure è proprio la terra arida e spazzata dal vento a costringere la famiglia Joad ad abbandonare l'Oklahoma e dirigersi (attraverso la Route 66) verso l'Eden che prende il nome di California. Henry Fonda e soprattutto Jane Darwell sono sensazionali, sia nel ruolo che devono interpretare sia nel porsi in primo piano a discutere e lottare. Filosofia e poesia allo stato puro, trasmesse dalle immagini. Certo, siamo nel 1940, i mezzi e la recitazione hanno un qualcosa di diverso rispetto ad oggi, ma te sei lì con loro e li ammiri: la forza di muoversi da Est ad Ovest è la stessa che abbiamo vissuto da Sud a Nord, che ogni popolo ha intrapreso, che ogni vinto è stato costretto a percorrere. E non si tratta solo di coraggio, perchè quando non hai alternativa devi farlo. E' questa la cosa più triste: il sogno infranto e la mancanza di alternative. Almeno nell'immediato, perchè comunque non tutto è da buttare. La speranza aleggia ancora, nel cuore dei forti, nella commessa che regala il dolciumi, nella mamma che sfama anche i bambini non suoi. Ed è anche una speranza per la sopravvivenza di ciò che è talmente immenso da dover essere un successo anche nonostante le difficoltà: Furore è una pesante critica politica, Furore non sottolinea la bellezza del Sogno Americano, Furore può andare oltre senza essere volgare, pesante, politicizzato. Per questo Furore è immenso e diretto da John Ford che ne esalta appieno il senso, cupo, pessimista, desolato, anche con quel piccolo spazio da donare alla speranza. Travolgente.
Nessun commento:
Posta un commento