Dopo aver passato oltre due anni a consigliare
prodotti Motorola per tutti i prezzi e tutti i gusti (Moto G, Moto E, Moto X e così
via), averne comprati all’asta e rivenduti, averne comprati per me,
salvo poi ripensarci e puntare al maggior profitto, eccoci qui. Adesso
è arrivato, un po’ all’improvviso e d’istinto, il momento di averne
uno. Il mio preferito tra l’altro, ovvero il successore del Moto Droid
Turbo che prende il nome di Moto X Force. Il top di gamma del brand americano da poco sotto l'ala Lenovo. Anche questo è difficile da
trovare in Italia (distribuito solo da Vodafone),
ma con un po’ di fortuna sulla Baia o sui vari Amazon qualcosa si
riesce a trovare senza svenarsi troppo. Inutile dire che se avessimo
avuto la possibilità di utilizzare il Moto Maker (disponibile ad esempio
in USA ed in UK), il nostro smartphone sarebbe stato
molto più personalizzabile, sia a livello di cover che di splash screen
o memoria interna. Mi accontento quindi di una versione standard con 32
GB ed il rivestimento in kevlar nero, soluzione esteticamente meno
controtendenza, ma anche più oculata in caso
di vendita futura come usato. Resta ad ogni modo uno smartphone che
difficilmente si vedrà a giro, essendo un prodotto di nicchia, ricercato
da chi conosce bene le sue specifiche.
Confezione:
All’interno della confezione non troviamo
praticamente niente oltre che il minimo necessario. Nella parte
superiore è alloggiato il telefono, ricoperto dalla solita pellicola
esplicativa e poi non abbiamo niente altro a corredo. Neanche
un paio di cuffie, che solitamente, anche se non di qualità eccelsa,
rappresentano la dotazione consueta nella maggior parte dei casi. Oltre
ai vari piccoli manuali ed alla garanzia abbiamo la spillettina con
impresso il marchio Motorola, per far uscire il
carrellino di alloggiamento per nanoSIM e MicroSD. Inoltre è presente
il caricabatteria (modello con spina britannica) il cui cavo USB non è
separabile. Avendo molti adattatori a giro per casa non è un problema, e
si tratta della versione TurboCharger che
molti produttori fanno pagare a parte.
Struttura:
E’ grosso. Questo particolare salta subito
all’occhio se si è abituati a smartphone più maneggevoli e sotto i 5”.
Questo ne ha 5,4” , ma nonostante le dimensioni abbondanti risulta
esteticamente più gradevole rispetto a molti altri: gli
angoli sono stondati e la parte posteriore è leggermente curva ai lati.
Questo lo fa sembrare più sottile di quanto sia in realtà e gli
conferisce un aspetto solido ed elegante se guardato di lato. La parte migliore è senza
dubbio quella posteriore, rivestita in kevlar nero (Ballistic
Nylon), molto aderente e per niente scivoloso (gli ultimi tre che ho
avuto sono sempre stati rivestiti in vetro). Le dimensioni in mm sono
149,8x78x7,6 ed ha un peso di 169 grammi. Tutti numeri abbastanza
importanti che vengono però bilanciati dagli ottimi
materiali con cui è costruito: scocca di metallo ed il già citato
ballistic nylon. Una volta presa l’abitudine a tenerlo in mano,
l’ingombro resta solo quando si mette in tasca. Sebbene ci siano
differenze anche estetiche, le dimensioni ricordano quelle
del più comune Moto X Style, ma la differenza sostanziale la fa il
retro. Non sono sicuro che l’assottigliamento solo sui bordi faciliti la
presa ergonomica, ma aiuta senza dubbio ad impugnarlo, anche per chi ha
mani piccole. Nel bordo alto abbiamo l’ingresso
per il jack audio e lo slot per nanoSim e MicroSD: comodo avere tutto
lì, anche se togliere una delle due inevitabilmente influirà sull’altra.
La faccia del display ha gli speaker (mono purtroppo) e si nota
particolarmente il flash led dedicato alla camera
frontale. Manca il led di notifica, ma vedremo più avanti il perchè.
L’ingresso microUSB per la ricarica è posto centralmente sulla parte
inferiore e mi viene da dire spontaneo: sì, cazzo!!! Sul lato destro,
quasi nascosti anche al tatto oltre che visivamente
ci sono i pulsanti per il power e per il volume. Hanno poco gioco e
poca sporgenza, decisamente scomodi per fare lo screenshot, ma
fenomenali come tasti fisici per scattare le foto. A proposito di
queste, il retro vede l’obiettivo ben separato dal resto del
corpo con subito sotto un flash led molto potente. L’impressione
generale è quella di robustezza: dimensioni, peso e materiali utilizzati
danno proprio questo effetto. Il Moto X Force ha anche una
certificazione IP52 che non permette di immergerlo in liquidi,
ma gli garantisce una protezione da schizzi accidentali e da pioggia oltre che da polvere.
Display (ShatterShield):
Il display del Moto X Force è il suo cavallo di
battaglia: schermo a cinque strati, infrangibile. A prova di urto e
costruito con una particolare tecnica di pannelli sovrapposti, ha una
garanzia della durata di ben quattro anni. Le dimensioni
sono 5,4” AMOLED con Quad-HD (2560x1440 pixel) che danno una densità di
oltre 540 ppi. Sebbene le dimensioni siano generose, resto dell’idea
che sia impossibile poter usufruire di una qualità simile ed ammirarla.
540 ppi sono veramente tanti anche su di un
padellone che non è comunque una TV da 60”. Si tratta di una
risoluzione da 2K in meno di 20 cm. Al di là di questi numeri credo sia
il display migliore che abbia mai provato, anche se il bianco
sembrerebbe non perfetto. Sia per gli angoli di visuale, sia per
le performance su foto e video ad ogni angolo di visuale. Lo ho provato
anche contro la luce del sole e con una lampada al neon. Ovviamente i
riflessi ci sono, ma non disturbano la lettura. Ho sempre creduto gli IPS
migliori da questo punto di vista, ma negli anni la tecnologia è andata avanti.
Fotocamere:
Hardware:
La scheda tecnica fa paura: quasi tutto il meglio del meglio in ogni ambiente. Qualcomm Snapdragon 810 (MSM8994) con Quad-core 1.5 GHz Cortex-A53 & Quad-core 2.0 GHz Cortex-A57, 3 GB di RAM, 32 di memoria interna (espandibile con lettore di microSD) e bla bla bla e ancora bla. Insomma le caratteristiche tecniche sono alte, con alte prestazioni, non lagga, non dà problemi, ma questo deve essere un must per prodotti di un certo tipo. Oltre alle varie connettività (NFC etc etc etc) è dotato di una serie di sensori di prossimità che compongono la personalizzazione che Motorola ha fatto su di un prodotto che altrimenti sarebbe stato puramente stock. Quando poi si prende uno smartphone e si ha fiducia nel comparto hardware di prim'ordine ciò che vogliamo conoscere è anche al durata della batteria. Qui è non removibile è nominalmente è da 3760 mAh. Bella, potente. Con uno schermo così non mi aspettavo certo che si stesse sotto i 3000, ma i numeri spesso significano poco. Veniamo ad un primo test su strada. Una volta acceso l'ho trovata a 41% ed ho iniziaito ad usarlo in maniera così stressante che più stressante non si può, dovendo aggiornare e sistemare tutto quanto. Siccome in anni e anni di prove so cosa significa stressarlo, specie nelle prime ore di utilizzo, posso dire che non mi sono limitato e ci sono andato giù pesante. Con una punta di disappunto, quando dopo circa sei ore piangeva e chiedeva pietà (6%). Arrivato a casa ho usato il Turbo Charge (non originale, ma quello Aukey che già avevo attaccato alla parete. Lo riconosce subito ed avvisa che è in atto la ricarica veloce. Ed è davvero veloce. Circa un'ora o poco più e siamo al 100%. Quindi di nuovo staccato, fatto aggiornamento a Marshmellow e utilizzato la giornata successiva, sempre con il solito stress da prova di un device nuovo di cui vuoi conoscere un po' tutto. Arriva tranquillo alle 24 ore (18% rimanente) anche se a mio avviso non dura tanto quanto l'Xperia Z2 con la modalità Stamina attivata. In condizioni normali, supera la giornata, ma manca un'ottimizzazione della batteria che invece Sony aveva.
Software:
E' un Android stock con poco altro. Parte con 5.1.1 e si aggiorna subito alla 6.0 e magari sarà tra i primi ad avere Android N. Di suo non ha particolari applicazioni, ma vari sistemi integrati con l'hardware (sensori di movimento e vocali) che lo rendono diverso e migliore dei Nexus. Moto Display, Moto Voice e Moto Actions: una volta abituati ad usarli si capisce il perchè manca il led di notifica ad esempio. In base a come posizioniamo lo smartphone o se passiamo la mano vicino allo schermo si attiva, i comandi vocali sono enormemente migliori rispetto a quelli di Google Now (con cui comunque è integrato), impara le tue abitudini quando lo metti in tasca o lo porti in macchina... Comodo e fatto bene. Per il resto uso ed ho sempre usato applicazioni di terze parti, come più volte detto, come Nova Launcher, SwiftKey, Dolphin Cerberus, AirDroid, Cameringo+ ... Non c'è niente di ingombrante e che non puoi togliere.
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