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venerdì 27 maggio 2016

Motorola Moto X Force

Dopo aver passato oltre due anni a consigliare prodotti Motorola per tutti i prezzi e tutti i gusti (Moto G, Moto E, Moto X e così via), averne comprati all’asta e rivenduti, averne comprati per me, salvo poi ripensarci e puntare al maggior profitto, eccoci qui. Adesso è arrivato, un po’ all’improvviso e d’istinto, il momento di averne uno. Il mio preferito tra l’altro, ovvero il successore del Moto Droid Turbo che prende il nome di Moto X Force. Il top di gamma del brand americano da poco sotto l'ala Lenovo. Anche questo è difficile da trovare in Italia (distribuito solo da Vodafone), ma con un po’ di fortuna sulla Baia o sui vari Amazon qualcosa si riesce a trovare senza svenarsi troppo. Inutile dire che se avessimo avuto la possibilità di utilizzare il Moto Maker (disponibile ad esempio in USA ed in UK), il nostro smartphone sarebbe stato molto più personalizzabile, sia a livello di cover che di splash screen o memoria interna. Mi accontento quindi di una versione standard con 32 GB ed il rivestimento in kevlar nero, soluzione esteticamente meno controtendenza, ma anche più oculata in caso di vendita futura come usato. Resta ad ogni modo uno smartphone che difficilmente si vedrà a giro, essendo un prodotto di nicchia, ricercato da chi conosce bene le sue specifiche.

Confezione:

All’interno della confezione non troviamo praticamente niente oltre che il minimo necessario. Nella parte superiore è alloggiato il telefono, ricoperto dalla solita pellicola esplicativa e poi non abbiamo niente altro a corredo. Neanche un paio di cuffie, che solitamente, anche se non di qualità eccelsa, rappresentano la dotazione consueta nella maggior parte dei casi. Oltre ai vari piccoli manuali ed alla garanzia abbiamo la spillettina con impresso il marchio Motorola, per far uscire il carrellino di alloggiamento per nanoSIM e MicroSD. Inoltre è presente il caricabatteria (modello con spina britannica) il cui cavo USB non è separabile. Avendo molti adattatori a giro per casa non è un problema, e si tratta della versione TurboCharger che molti produttori fanno pagare a parte.

Struttura:

E’ grosso. Questo particolare salta subito all’occhio se si è abituati a smartphone più maneggevoli e sotto i 5”. Questo ne ha 5,4” , ma nonostante le dimensioni abbondanti risulta esteticamente più gradevole rispetto a molti altri: gli angoli sono stondati e la parte posteriore è leggermente curva ai lati. Questo lo fa sembrare più sottile di quanto sia in realtà e gli conferisce un aspetto solido ed elegante se guardato di lato. La parte migliore è senza dubbio quella posteriore, rivestita in kevlar nero (Ballistic Nylon), molto aderente e per niente scivoloso (gli ultimi tre che ho avuto sono sempre stati rivestiti in vetro). Le dimensioni in mm sono 149,8x78x7,6 ed ha un peso di 169 grammi. Tutti numeri abbastanza importanti che vengono però bilanciati dagli ottimi materiali con cui è costruito: scocca di metallo ed il già citato ballistic nylon. Una volta presa l’abitudine a tenerlo in mano, l’ingombro resta solo quando si mette in tasca. Sebbene ci siano differenze anche estetiche, le dimensioni ricordano quelle del più comune Moto X Style, ma la differenza sostanziale la fa il retro. Non sono sicuro che l’assottigliamento solo sui bordi faciliti la presa ergonomica, ma aiuta senza dubbio ad impugnarlo, anche per chi ha mani piccole. Nel bordo alto abbiamo l’ingresso per il jack audio e lo slot per nanoSim e MicroSD: comodo avere tutto lì, anche se togliere una delle due inevitabilmente influirà sull’altra. La faccia del display ha gli speaker (mono purtroppo) e si nota particolarmente il flash led dedicato alla camera frontale. Manca il led di notifica, ma vedremo più avanti il perchè. L’ingresso microUSB per la ricarica è posto centralmente sulla parte inferiore e mi viene da dire spontaneo: sì, cazzo!!! Sul lato destro, quasi nascosti anche al tatto oltre che visivamente ci sono i pulsanti per il power e per il volume. Hanno poco gioco e poca sporgenza, decisamente scomodi per fare lo screenshot, ma fenomenali come tasti fisici per scattare le foto. A proposito di queste, il retro vede l’obiettivo ben separato dal resto del corpo con subito sotto un flash led molto potente. L’impressione generale è quella di robustezza: dimensioni, peso e materiali utilizzati danno proprio questo effetto. Il Moto X Force ha anche una certificazione IP52 che non permette di immergerlo in liquidi, ma gli garantisce una protezione da schizzi accidentali e da pioggia oltre che da polvere.

Display (ShatterShield):

Il display del Moto X Force è il suo cavallo di battaglia: schermo a cinque strati, infrangibile. A prova di urto e costruito con una particolare tecnica di pannelli sovrapposti, ha  una garanzia della durata di ben quattro anni. Le dimensioni sono 5,4” AMOLED con Quad-HD (2560x1440 pixel) che danno una densità di oltre 540 ppi. Sebbene le dimensioni siano generose, resto dell’idea che sia impossibile poter usufruire di una qualità simile ed ammirarla. 540 ppi sono veramente tanti anche su di un padellone che non è comunque una TV da 60”. Si tratta di una risoluzione da 2K in meno di 20 cm. Al di là di questi numeri credo sia il display migliore che abbia mai provato, anche se il bianco sembrerebbe non perfetto. Sia per gli angoli di visuale, sia per le performance su foto e video ad ogni angolo di visuale. Lo ho provato anche contro la luce del sole e con una lampada al neon. Ovviamente i riflessi ci sono, ma non disturbano la lettura. Ho sempre creduto gli IPS migliori da questo punto di vista, ma negli anni la tecnologia è andata avanti.

Fotocamere:

Parto dalla frontale che non mi interessa minimante: 5 megapixel ed un flash dedicato. Avrete i vostri buoni selfie da spavento. Quella posteriore è bella anche solo a vederla: obiettivo grande, spazioso, sistemato centralmente. Metterci il dito davanti sarà difficile. Comunque snocciolando i numeri abbiamo una 21 Megapixel (se facciamo in 4:3 mentre arriva a 16 se siamo in 16:9 ed io uso questa) con apertura f/2.0 ed il led è a doppio tono che bilancia i colori. Non ho scattato book e book in ogni condizione, ma trovo comodo alcune funzioni del software che gestisce l’apparato. Non sono milioni di milioni di opzioni e combinazioni (magari ci scarichiamo qualche app di terze parte se vogliamo giocare a fare i fotografi o lavoriamo una volta eseguito lo scatto). Di suo permette di usare HDR, il focus rapido, funziona immediatamente da lettore di codici QR. Registra poi video anche in 4K o al rallentatore a 720p. La personalizzazione per il reparto video è davvero poca cosa, io uso però Cameringo+ che opera live su numerosi effetti quindi passa la paura.

Hardware:

La scheda tecnica fa paura: quasi tutto il meglio del meglio in ogni ambiente. Qualcomm Snapdragon 810 (MSM8994) con Quad-core 1.5 GHz Cortex-A53 & Quad-core 2.0 GHz Cortex-A57, 3 GB di RAM, 32 di memoria interna (espandibile con lettore di microSD) e bla bla bla e ancora bla. Insomma le caratteristiche tecniche sono alte, con alte prestazioni, non lagga, non dà problemi, ma questo deve essere un must per prodotti di un certo tipo. Oltre alle varie connettività (NFC etc etc etc) è dotato di una serie di sensori di prossimità che compongono la personalizzazione che Motorola ha fatto su di un prodotto che altrimenti sarebbe stato puramente stock. Quando poi si prende uno smartphone e si ha fiducia nel comparto hardware di prim'ordine ciò che vogliamo conoscere è anche al durata della batteria. Qui è non removibile è nominalmente è da 3760 mAh. Bella, potente. Con uno schermo così non mi aspettavo certo che si stesse sotto i 3000, ma i numeri spesso significano poco. Veniamo ad un primo test su strada. Una volta acceso l'ho trovata a 41% ed ho iniziaito ad usarlo in maniera così stressante che più stressante non si può, dovendo aggiornare e sistemare tutto quanto. Siccome in anni e anni di prove so cosa significa stressarlo, specie nelle prime ore di utilizzo, posso dire che non mi sono limitato e ci sono andato giù pesante. Con una punta di disappunto, quando dopo circa sei ore piangeva e chiedeva pietà (6%). Arrivato a casa ho usato il Turbo Charge (non originale, ma quello Aukey che già avevo attaccato alla parete. Lo riconosce subito ed avvisa che è in atto la ricarica veloce. Ed è davvero veloce. Circa un'ora o poco più e siamo al 100%. Quindi di nuovo staccato, fatto aggiornamento a Marshmellow e utilizzato la giornata successiva, sempre con il solito stress da prova di un device nuovo di cui vuoi conoscere un po' tutto. Arriva tranquillo alle 24 ore (18% rimanente) anche se a mio avviso non dura tanto quanto l'Xperia Z2 con la modalità Stamina attivata. In condizioni normali, supera la giornata, ma manca un'ottimizzazione della batteria che invece Sony aveva.

Software:

E' un Android stock con poco altro. Parte con 5.1.1 e si aggiorna subito alla 6.0 e magari sarà tra i primi ad avere Android N. Di suo non ha particolari applicazioni, ma vari sistemi integrati con l'hardware (sensori di movimento e vocali) che lo rendono diverso e migliore dei Nexus. Moto Display, Moto Voice e Moto Actions: una volta abituati ad usarli si capisce il perchè manca il led di notifica ad esempio. In base a come posizioniamo lo smartphone o se passiamo la mano vicino allo schermo si attiva, i comandi vocali sono enormemente migliori rispetto a quelli di Google Now (con cui comunque è integrato), impara le tue abitudini quando lo metti in tasca o lo porti in macchina... Comodo e fatto bene. Per il resto uso ed ho sempre usato applicazioni di terze parti, come più volte detto, come  Nova Launcher, SwiftKey, Dolphin Cerberus, AirDroid, Cameringo+ ... Non c'è niente di ingombrante e che non puoi togliere.

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