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lunedì 6 giugno 2016

Velluto Blu (1986)




Regia: David Lynch
Anno: 1986
Titolo originale: Blue Velvet
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Esasperatamente lento e spigoloso, questo lavoro di Lynch ha al suo interno elementi noir e polizieschi che vengono tessuti in una trama ai limiti dell'irreale. Perchè è attraverso gli occhi del giovane feticcio (Kyle MacLachlan) del regista che veniamo a scoprire un mondo underground fatto di violenze, depravazioni, corruzione e ricatti. Trasporta un genere finora arricchito dal bianco e nero, dalle cortine nebbiose e dalla pioggia delle grandi città, in un piccolo e sperduto centro di periferia, dove però il male risiede nel sottobosco e si comporta esattamente come se vivesse nei quartieri più grandi e malfamati. La cornice luminosa ed accogliente in cui ci sono giardini, donne intente a guardare la tv, pompieri col sorriso stampato sulle labbra, racchiude un quadro buio e meschino che rende la prepotenza dei cattivi ancora più in contrasto con il resto. E che nel sottofondo ci sia qualcosa di malvagio, il regista ce lo mostra subito, con la macro sulle formiche che operose si affaccendano nell'oscurità sotto l'erba intensamente verde. Ed è così che gli elementi noir prendono vita, passo dopo passo, indizio dopo indizio. Dal ritrovamento di quell'orecchio mozzato ed imputridito abbiamo un'escalation di indagini alla vecchia maniera. Con tanto di locali e musica malinconica. Essenziale, tanto che il titolo del film prende ispirazione da una traccia, dal suo ritornello. Una musica che riporta alto ancora il valore cromatico: velluto blu. La trama in sè è ben studiata, allungata in alcune situazioni in modo tale da smorzare la suspense e poter fare affidamento su quella parte investigativa che scopre, ovviamente mai i  maniera repentina, le carte nere e scure del gioco che abbiamo di fronte. Non al pari del più maturo Mulholland Drive, ma un lavoro da tenere sicuramente in considerazione.

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