Non capita spesso che su VER appaiano articoli relativi a ristoranti, specie se sono della zona. Questa volta però mi sono improvvisato blogger esperto di culinaria giusto per fare un po' di sana concorrenza alla Guida Michelin. Premetto che non mi sono presentato in veste di famoso articolista del web, quindi il ristoratore era ignaro della pesante figura di critico che ricopro. Tutto ha inizio questo pomeriggio sotto l'ombrellone, alla ricerca di un posto in cui poter cenare: non mi andava di restare in Piombino o mettermi con le gambe sotto ai soliti tavoli. Dopo un paio di rifiuti per tutto esaurito, decidiamo così di affidarci a TripAdvisor per avere qualche suggerimento. Ecco quindi che trovo il numero di telefono di tale
Osteria La Torre di Populonia, e prende subito abbastanza bene. Aperitivo giù ai piedi del Golfo di Baratti e cena su, tanto per cambiare. Chiamo e risponde una voce giovane un po' incerta che dopo un minuto di attesa mi comunica che purtroppo fuori non hanno posto. Mmmhhh, ma dentro? Fa un caldo insopportabile? Vabbeh, dentro possiamo accomodarci, e ci preparano pure il seggiolone per la
bruchina. Da turisti indaffarati ci presentiamo con una mezzora di ritardo, senza avvisare. Nessun problema, il tavolo c'è e la stanza interna è vuota, a nostra disposizione. Fa in effetti un po' caldino, ma acceso il condizionatore ci gustiamo la cena in santa pace. Locale (è nientepopodimenoche l'ex Lucumone) risistemato, accogliente, nella tipica cornice di Populonia: un qualsiasi turista di Fucecchio sviene, assalito dalla bellezza della location suggestiva che il borgo propone. Inutile starlo a raccontare, ma arrivi da Baratti con il sole del tramonto che si fonde sul mare, intervallato dalle barche del porticciolo, sali per le curve ombreggiate fino ad avere una visuale su tutto il golfo che ti stringe il cuore e poi passi la cinta muraria. Noi ci siamo abituati, ma non è roba da tutti. Torniamo al ristorante però, sebbene la presentazione del contesto fosse doverosa. Antonio, il proprietario forestiero (
de Roma), ci coinvolge in una degustazione di olio della zona. Ci sa fare, non è entrante, ma presente, simpatico e disponibile senza esagerare. Nel mentre che ordiniamo mi faccio dare anche la password per la wifi (c'è speranza in questo mondo): non siamo clienti facili. Le portate principali sono tutte a base di pesce, ma dal menù noto che non mancano quelle per vegetariani ed è prevista anche la carne. Scelto
tartare di tonnetto come antipasto ed è questo il momento in cui mi convinco a scrivere l'articolo una volta arrivato a casa: elegantemente speciale. Ottimo anzi, con retrogusto fruttato all'arancia, saporito senza stuccare il palato. Di quelli che mangeresti all'infinito, e che ti lasciano un bel ricordo. E' la volta dei
tagliolini allo scoglio: piatto assolutamente carico, squisito e che la pasta sia fatta in casa lo puoi provare doppiamente. Sia quando quando lo guardi, e già ti stuzzica l'appetito, sia quando li assapori e li metti in bocca. Indiscutibilmente buoni, esaltanti. Anche il reparto secondi si fa ben apprezzare, così come i dolci: basta con le solite cose che si trovano in tutti i locali. La Torre di Populonia (
pagina Facebook in attesa del
sito) non è solo da provare, è da tornarci anche vista la spesa in linea con la qualità e la quantità del cibo, con il servizio offerto, con la presentazione delle pietanze. E' un posto a cui dare fiducia: in zona siamo messi molto bene come ristoranti, difficile restare scontenti, e questa new entry sa il fatto suo.
Album fotografico
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Tartare di tonnetto |
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Tagliolini allo scoglio |
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Frittura di paranza |
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Tiramisù con pesche |
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