Pagine

lunedì 18 luglio 2016

Weekend elbano

E’ qui a due passi bracciate. Proprio davanti a noi. Eppure non ci vado così spesso, come invece potrei. Ed ogni volta che ci metto piede mi dà quella sensazione di essere in vacanza, indipendentemente dalla durata della visita. Che si tratti di un giorno solo, di un weekend o di una settimana intera, l’Elba ti avvolge e ti fa stare bene. Salutiamo il porto piombinese e l’ex industria il sabato mattina di buon ora, e già sulla nave c’è chi va in crisi perchè le hanno disattivato la SIM. Ma chi se ne frega, al mare non c’è tempo per gli smartphone, prendete esempio da me, e godetevela appieno utilizzandolo solo per scattare fotografie bestialotte degne di un inviato di NatGeo. Attracchiamo a Rio Marina ed in cinque minuti raggiungiamo casa a Rio Elba: un posticino intimo ed accogliente che eliminerà i vostri pensieri facendovi immergere nella tranquillità del paesaggio isolano, a poche decine di minuti dalle spiagge [Messaggio promozionale]. TimeWalk, la Camuna ed io, ci sistemiamo velocemente e spingendo al massimo i nostri bolidi, seguiamo le innumerevoli curve, le salite e le discese che ci portano a Cavoli. Una delizia per lo Skyliner e gli amanti delle due ruote: noi centauri dal cuore tenero sappiamo apprezzare i vasti panorami verdeggianti che si aprono sull’azzurro del mare.
In spiaggia, unica nel suo genere, ci attendono Bastiancino, Valeh e bruchina. Inizia la festa, acqua limpida, sabbia granulosa che non si attacca alla pelle e non infastidisce. Essendo più pesante rispetto al solito, anche sotto l’acqua non viene smossa dalle correnti e crea un effetto visivo godibilissimo. Oltre ad essere un’attrazione paesaggistica, attrae un sacco diggiovani, che animano i beach party con musica, balli ed aperitivi nel tardo pomeriggio. Il nostro però lo facciamo a Marina di Campo, a base di pina colada assieme ad una bella pizzata e passeggiata notturna. Nonostante il periodo, non c’è confusione di gente per le strade. Stanchi, ma non stremati, un po’ infreddoliti rimontiamo sui nostri motori e torniamo alla base. Il nuovo giorno ci conduce a Seccheto prima e Fetovaia poi, in cui riusciamo a trovare posto in un angolo a ridosso della scogliera granitica. Sole, mare e relax con il MotoGP di Germania durante il pranzo che non ci dà nessuna gioia, se non quella da non dare mai per scontata, di partecipare al tifo comune di tutti noi sportivi. Serata in quel di Porto Azzurro dopo cena nostalgica all’ex Morumbì e quindi passeggiatina a sognare barche che paiono navi e catamarani come appartamenti. In soli due giorni, una parentesi di mare che mezza Italia ci invidia, tra macchia mediterranea, scorci da cartolina e cale incredibili.
Album fotografico Isola d'Elba (16 - 17 luglio 2016)


Nessun commento:

Posta un commento