Anno: 2016
Titolo originale: Stranger Things
Episodi: 8
Stagione: 1
Neanche so da dove iniziare, perchè sono gasato, eccitato, ma anche un po' perso: di cose da dire ce ne sono tante, ed altrettante da puntualizzare. Già, e mi sa che parto proprio da qui, voglio rispondere a tanti di cui ho letto commenti negativi specialmente nei social, argomentando a pezzi e bocconi. Ovviamente sono paladino della libertà di parola, ed ognuno è libero di pensarla come vuole, ma credo che prima di giudicare Stranger Things vadano fatte due premesse fondamentali; la prima è che si tratta di una serie tv, non di un film. Ripeto: non è un film, nè per il cinema, nè per la televisione. Assimilato questo c'è da passare alla seconda premessa: leggete questo editoriale di Talky Movie in cui si snocciolano i numeri relativi alla crisi del cinema inteso come fucina di prodotti originali. Ecco, avete appena assimilato che questa è una serie tv, ma vorrei che vi focalizzaste anche sul fatto che questa non è un remake, non è un sequel, non è reboot: è un omaggio ad un'intera generazione. Quella degli anni ottanta. Ed è un omaggio talmente grandioso, che non ho voluto (ho lottato con tutte le mie forze per raggiungere questo risultato) guardarmi tutti e otto gli episodi uno dietro l'altro. Il gusto, il brivido, l'emozione di centellinarli è stata appagata da un intenso e nostalgico gioco di ricordi. Torniamo adolescenti, e torniamo dentro quelle avventure che ci hanno preso per mano durante la nostra infanzia: parlo di E.T., dei Goonies, dei Gremlins, di Stand By Me, di Navigator, Starman... Parlo di una certa fantascienza che si mischia all'horror ed al fantastico grazie ai vari Carpenter, King, Spielberg... Ogni episodio ha una sua mistica eleganza che bilancia fotografia, effetti speciali, dialoghi, trama ed musiche. Anche il cast che vede tra i nomi sopra le righe una stupenda Winona Ryder ed i ragazzini che giocano in cantina a D&D, citano Star Wars , ascoltano i Clash, fa il suo dovere, senza che qualcuno deluda. I richiami al passato sono onnipresenti, ben calcolati, studiati nel minimo dettaglio. E' una serie proprio per noi, proprio per me. Ma non è vecchia: al tempo stesso si rinnova presentando elementi genuini, come la collaborazione tra ragazzini, adolescenti ed adulti. Una crescita costante ed un evoluzione dei personaggi che è possibile solo grazie ad uno studio approfondito dei personaggi e della loro caratterizzazione. inoltre, sono solo in parte stereotipati: dal ragazzino grassoccio e senza denti, allo sceriffo ubriacone, passando per l'adolescente taciturno che ama la fotografia, abbiamo personaggi reali, che non si limitano ad essere dei clichè. Crescono, sbagliano, si rialzano e lottano. Non da soli, non sono eroi: la vicenda è corale, e tutti hanno il compito di migliorarsi e migliorare gli altri. Il genere poi è vasto: si parla di un posto fantastico, orrorifico, ma la scienza prepotentemente vuole la sua parte. Non a caso i piccoli nerd in potenza, adorano sì i magici giochi di ruolo, ma sono anche logici, studiosi delle arti scientifiche che stanno alla base del portale per il Sottosopra. E non scordiamoci il Governo ed il Complotto: qui ragazzi, c'è tutto quanto anche X-Files!!!. Non dovete assolutamente perdervi questa serie.
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