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martedì 6 settembre 2016

Rebecca - La Prima Moglie (1940)


Regia: Alfred Hitchcock
Anno: 1940
Titolo originale: Rebecca
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
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Dobbiamo stare attenti, può sembrare un film normale, specie nella prima parte, ovvero quella che comprende il Prologo (il sogno) ed i primi due atti dello Sviluppo. Si rivela invece sensazionale, non che non lo fosse prima, ma riesci ad accorgertene solo tardivamente, con il terzo atto e quindi l’Epilogo. Questa infatti è la struttura geometrica con cui il Maestro Hitchcock ci propone questa fiaba di una moderna Cenerentola senza identità e nome (in tutta la pellicola mai in nessuna occasione viene rivelata l’identità del personaggio interpretato da Joan Fontaine) che si destreggia tra il giallo e l’horror appena accennato. Nonostante il titolo (come nel libro di Daphne du Maurier) rimarchi la presenza costante di Rebecca, la prima moglie, che pesa come un macigno, i riflettori puntano sulla nuova signora de Winter: una bella ragazza normale in tutto, senza particolari doti o destrezze, se non il cuore buono, gentile e modesto. Con il Prologo, descritto da una voce fuori campo, abbiamo una visione del presente, sotto forma di sogno, che ci anticipa tutta la storia e la sua evoluzione con un enorme flashback che andrà a concludersi appunto con il maestoso incendio e la distruzione del castello di Manderley. Nel mezzo abbiamo invece tutto l’intreccio e nonostante il signor de Winter (Laurence Olivier) sia il soggetto centrale di numerose scene e vicende, l’importanza che viene data a particolari protagonisti femminili è indiscutibile. Infatti oltre alle già citate prima e seconda moglie (un senza volto, l’altra senza identità) è prorompente la figura della governante (Judith Anderson), austera, severa, maligna proprio come le matrigne delle favole. E saranno queste tre donne a far inciampare o rialzare lo stesso de Winter. Un uomo che con un colpo di scena ci viene mostrato come colpevole, anche calcolatore, invece che un povero affranto vedovo. Ma la regia punta ugualmente sulla simpatia che lo spettatore ha su di lui e sulla sua situazione, contrapposta a quella dell'antipatico (ma magari giusto) cugino Favell (George Sanders). Esistono più verità sulla morte della prima moglie, o meglio la verità è unica, ma l'approccio è decisamente soggettivo. Ed agli occhi della giuria composta da noi spettatori, Massimo risulta scagionato. La trama è raccontata in maniera soggettiva infatti, filtrata ora dall'uno ora dall'altro personaggio, e grazie a questa tecnica noi siamo emotivamente coinvolti. Il DVD è una versione restaurata che si presenta sia con l'audio originale che con il doppiaggio italiano a scelta tra stereo e 5.1. Purtroppo sembra che ci sia un lieve ritardo, alcune volte fastidioso. Gli extra sono:
  • Trailer
  • Making of (27 minuti)
  • Galleria di immagini

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